Donald Trump: dopo i social ora Deutsche Bank è pronta a chiudere ogni rapporto con lui
Dopo le decisioni prese da Facebook e Twitter, adesso anche un colosso della finanza come Deutsche Bank sarebbe pronta a dare seguito alle indiscrezioni trapelate nei mesi scorsi chiudendo i rapporti di affari con il presidente uscente Donald Trump e le sue aziende, quantomeno da adesso in poi. La banca tedesca attualmente è la più importante per la Trump Organization, con centinaia di milioni di prestiti ancora in essere.
Donald Trump paga la responsabilità di quanto successo a Washington
La mossa sarebbe stata decisa in seguito alle responsabilità morali di Trump nell’assalto del Campidoglio da parte di centinaia di sostenitori riuniti a Washington proprio dal presidente uscente, che ha ribadito la tesi di una massiccia frode elettorale ai suoi danni. A darne notizia è stato il New York Times, citando una fonte a conoscenza delle intenzioni della banca, che rimangono prive di conferme ufficiali e dalla quale non sono pervenuti ulteriori commenti.
Già lo scorso novembre alcune fonti interne alla banca avevano dichiarato che Deutsche Bank avrebbe preso in considerazione di interrompere tutti i rapporti con la Trump Organization, con la quale sono in essere circa 340 milioni di crediti. A motivare le perplessità, era stato detto allora, sarebbero i danni d’immagine correlati alla figura di Trump.
In seguito all’assalto a Capitol Hill tale motivazione potrebbe aver preso ulteriormente corpo.
Già la scorsa settimana, all’indomani dell’irruzione dei sostenitori di Trump, Christiana Riley, la responsabile di Deutsche Bank per le operazioni Usa aveva condannato le violenze avvenute presso il Campidoglio su LinkedIn.
“Ieri è stata una giornata buia per l’America e la nostra democrazia”, aveva commentato la Riley in un post sul suo profilo, “la violenza non ha posto nella nostra società e le scene a cui abbiamo assistito sono una vergogna per l’intera nazione. Siamo orgogliosi della nostra Costituzione e supportiamo coloro che cercano di sostenerla per garantire che la volontà del popolo sia rispettata e che abbia luogo una transizione pacifica del potere”.