Spread in rialzo a 116 punti. Domani aste Btp per 9,5 mld
Le tensioni politiche in Italia hanno favorito un rialzo dello spread Btp/Bund che nel corso della mattinata si è portato in area 116 punti. Il tasso BTP decennale si è riportato sopra 0,65%, valori che non si vedevano da novembre, quello a cinque anni è tornato in positivo.
Gli analisti di Mps Capital Services ricordano che domani sono attese aste per 9,25 miliardi di euro di BTP a 3, 7 e 30 anni.
Gli analisti evidenziano poi che ieri negli Stati Uniti si è tenuta l’asta sul decennale (38 Mld$) che ha visto un rialzo del bid-to-cover (2,47 da 2,33) mentre poco variata è stata la partecipazione degli investitori esteri (62,2% da 62,3%). Il buon esito dell’asta ha contribuito insieme ad un successivo maxi ordine di acquisto sul decennale futures al calo del tasso Treasury che dopo aver toccato il massimo a 1,1855% è tornato ascendere riportandosi stamattina verso 1,11% con lo spread 2-10 anni tornato sotto 100pb.
Al movimento dei tassi Usa hanno forse contribuito (marginalmente) le dichiarazioni dei due membri Fed (non votanti) Bullard e Rosengren secondo i quali sarà necessario superare l’attuale emergenza sanitaria prima di pensare ad un aggiustamento della politica monetaria.
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Seduta in calo per il Ftse Mib, con lo stacco del dividendo per 10 big di Piazza Affari. Domani i salari Bce, mercoledì Nvidia
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.