Agli italiani il risparmio gestito piace sempre di più. Sulla base dei dati preliminari l’industria del risparmio gestito in Italia ha archiviato il 2020 con una raccolta netta che ammonta a circa 8 miliardi di euro. Secondo quanto specificato in una nota di Assogestioni a determinare il saldo sono stati soprattutto i fondi comuni su cui si sono indirizzati oltre 25 miliardi di sottoscrizioni, 19 mld dei quali investiti nei fondi aperti. Il dato è il migliore registrato dal 2017.
Risparmio gestito: patrimonio sui massimi storici
Secondo quanto precisato da Assogestioni il patrimonio gestito dall’industria in Italia si mantiene sui massimi storici a 2.392 mld, 85 mld in più rispetto alla fine del 2019. Nel dettaglio le masse sono quasi equamente ripartite tra le gestioni di portafoglio (1.208 mld) e fondi comuni (1.184 mld).
Dove investono gli italiani
Osservando le macrocategorie, nel 2020 le famiglie italiane hanno indirizzato i propri risparmi verso i prodotti azionari (+15,2 mld), i bilanciati (+8,5 mld), gli obbligazionari (+8,2 mld) e i monetari (+5,3 mld). Una tendenza favorita soprattutto dal forte rialzo dei listini internazionali e dai scarsi rendimenti offerti dal mercato obbligazionario.
La raccolta di dicembre 2020
Per quanto riguarda lo scorso mese di dicembre, sebbene i fondi comuni abbiano raccolto 5 mld, il sistema registra una flessione per 15,4 mld a seguito di un’operazione tecnica straordinaria del Gruppo Generali che ha influito sul saldo mensile dei mandati istituzionali (-21,1 mld).
Tale operazione, precisa Assogestioni, è finalizzata alla semplificazione amministrativa del servizio di gestione del portafoglio di un cliente istituzionale, ha portato all’esclusione dal perimetro analizzato da Assogestioni di quote di fondi riservati, istituiti da terzi, che in precedenza erano inclusi all’interno di mandati assicurativi gestiti da Generali Insurance Asset Management SpA Sgr (GIAM). GIAM rimane gestore delegato di una parte significativa di tali fondi.