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Gli Stati Uniti di Biden, segui l’evento online di ISPI e Arca Fondi SGR

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Si terrà martedì 16 febbraio in diretta streaming il webinar dal titolo “Gli Stati Uniti di Biden”, il primo di una serie di eventi del ciclo “Global Scenarios”, promosso da ISPI – Istituto per gli Studi di Politica Internazionale e Arca Fondi SGR.

Il ciclo “Global Scenarios” prevede una serie di dibattiti per affrontare in modo integrato tematiche legate alla politica e all’economia globale, dedicato ai professionisti della consulenza finanziaria e agli investitori evoluti.

Da anni Arca Fondi SGR si occupa di eventi di grande approfondimento e questa attività si è intensificata a seguito dell’emergenza Covid. Basti pensare che nel corso del 2020 ha realizzato più di 200 webinar tra eventi riservati e aperti al pubblico, sempre con ospiti di prestigio per approfondire le tematiche del mondo e delineare gli scenari del futuro. Tutto questo affinché la relazione tra consulente/banca e cliente sia sempre attiva.

L’evento del 16 febbraio vedrà la partecipazione di:

Paolo Magri, Vice Presidente Esecutivo, ISPI
Giovanna Pancheri, Giornalista, Sky TG24
Giuseppe Sarcina, Corrispondente USA, Corriere della Sera
Ugo Loeser, AD, Arca Fondi SGR

Per informazioni sulle modalità di adesione scrivere a ispiperleimprese@ispionline.it

Oppure potrete seguire la diretta sulla Pagina Facebook di Arca Fondi SGR: https://fb.me/e/2Rcrg6H2s

Biden, un nuovo corso per l’economia e le borse Usa?

Dal giorno del suo insediamento, avvenuto il 20 gennaio, il neopresidente degli Stati Uniti Joe Biden ha già firmato 19 ordini esecutivi attraverso i quali sono state introdotte nuove misure, tra cui spiccano quelle per combattere l’emergenza sanitaria, per fare fronte al pesante rallentamento dell’economia e sul fronte dell’immigrazione. Con questi provvedimenti Biden persegue prevalentemente due obiettivi: distanziarsi nettamente dal suo predecessore e migliorare l’immagine degli Stati Uniti nel mondo.
Sul fronte economico spicca fra tutti quello relativo al rientro degli Stati Uniti nell’accordo di Parigi sul clima, il più importante trattato degli ultimi anni per contrastare il riscaldamento globale mediante una sensibile riduzione delle emissioni di anidride carbonica. La lotta al cambiamento climatico sarà uno dei dossier cruciali per Washington.
Basti pensare alla figura dell’Inviato speciale per il clima, ruolo ricoperto dall’ex segretario di Stato nell’amministrazione Obama John Kerry, che per la prima volta farà parte del National Security Council, l’organismo responsabile della pianificazione della politica estera e delle questioni militari statunitensi. Il trattato di Parigi era stato sottoscritto nel dicembre 2015 dall’amministrazione Obama e Trump aveva avviato la procedura per uscirne nel novembre del 2019.

Secondo l’amministrazione Biden l’impegno nel campo della sostenibilità dovrebbe rappresentare anche una leva importante per il rilancio dell’economia, in grado di favorire tutti i settori che saranno coinvolti nella transizione green per contrastare la minaccia globale del cambiamento climatico.

Oltre a queste misure, nei primi 100 giorni di presidenza Biden, le priorità della Casa Bianca dovrebbero andare al nuovo pacchetto di stimoli per l’economia da 1.900 miliardi di dollari che dovrebbe favorire la distribuzione dei vaccini, sostenere i governi locali e garantire un assegno di 1.400 dollari ai cittadini Usa.

Tutto questo anche con possibili risvolti per i mercati finanziari. Gli indici azionari Usa si trovano sui massimi storici grazie soprattutto alla corsa dei titoli tecnologici mentre il mercato obbligazionario è alle prese con i tassi zero.

Secondo Ugo Loeser, a.d., Arca Fondi SGR “le politiche monetarie e fiscali hanno immesso trilioni di liquidità che non sono andati all’economia reale, ma a supportare soprattutto le quotazioni di obbligazioni e azioni.
Questa enorme liquidità ha compresso molto i tassi reali facendo sì che l’investimento azionario rimanesse l’unico con premi per il rischio significativi. Sono stati quindi canalizzati trilioni verso i mercati azionari portando ad una divergenza tra quotazioni ed economia reale. L’America ha beneficiato in maniera sostanziale di questo trend perché nell’indice S&P500 c’è una componente importante rispetto all’Europa e al resto del mondo di aziende appartenenti a settori che hanno beneficiato degli effetti indotti dal Covid”.

Molti investitori si interrogano pertanto su cosa potrà succedere nei prossimi mesi all’economia americana e a Wall Street, dove magari potrebbe partire una rotazione settoriale sui titoli value che hanno partecipato solo in minima parte al recente rally