11:45 venerdì 12 Febbraio 2021

Investimenti: l’anno cinese del Bue in 11 punti, secondo UBS AM

Di Bin Shi, Head of China Equities di UBS Asset Management

Il 2021 sarà l’anno del toro?
Di certo sarà l’anno del bue, perché secondo il calendario lunare cinese, il 12 febbraio avrà inizio l’anno del Bue.
Nella cultura cinese, il bue simboleggia il duro lavoro, la positività, l’onestà e l’intelligenza. Ma che cosa significa l’Anno del Bue per gli investitori?

La risposta potrebbe trovarsi nel passato.
Nel 2009 – l’ultimo Anno del Bue- un Democratico era salito alla Presidenza degli Stati Uniti e l’economia mondiale aveva iniziato la ripresa dopo un crollo epocale.

Tornando però al presente e nello specifico alla Cina, abbiamo indicato nei paragrafi di cui sotto undici trend che riteniamo definiranno il Paese del dragone nell’Anno del Bue:

#1: energico rimbalzo dell’attività economica. Secondo le ultime stime del Fondo Monetario Internazionale (FMI)1, l’economia cinese dovrebbe crescere dell’8,1% anno su anno nel 2021, più velocemente degli Stati Uniti (5,1%), dell’Area Euro (4,2%) e del Giappone (3,1%).
Oltre che a conquistare il posto di leader mondiale in termini di crescita annua, la Cina offrirà anche il contributo maggiore alla crescita economica globale del 2021: complessivamente il 19,1% contro il 17,5% per gli USA, secondo i dati dell’FMI.

#2: lotta allo spreco alimentare. Secondo il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo2, in Cina ogni anno vanno sprecati circa 35 milioni di tonnellate di cibo – abbastanza da sfamare tra i 30 e i 50 milioni di persone. Per contenere lo spreco, ridurre l’inquinamento e tutelare l’approvvigionamento alimentare, il governo cinese introdurrà nuove leggi volte a limitare gli ordini al ristorante, proibire i video sui social media che incitano alle abbuffate e sanzionare gli avventori che al ristorante dovessero lasciare troppi avanzi nel piatto3.

#3: esplorazione dello spazio. Per il 2021, le agenzie spaziali cinesi hanno in previsione missioni su Marte, stazioni aerospaziali e spazi-porto per il lancio di razzi via mare; progetti che fanno parte di un piano di oltre quaranta missioni spaziali nel corso dell’anno4. Con spedizioni su Giove e Venere pianificate rispettivamente per il 2029 e il 2030, la Cina sta sfruttando la propria superiorità scientifica per esplorare nuove frontiere.
#4: donne al comando. In UBS crediamo che le donne saranno il principale motore della prossima fase del boom dei consumi in Cina. La forte partecipazione della forza-lavoro femminile, l’aumento del reddito disponibile e la penetrazione degli smartphone sono solo tre dei molti fattori che rendono le donne di età compresa fra i venti e i quarant’anni un mercato chiave, del valore stimato di 5mila miliardi di renminbi (770 miliardi di dollari USA) nel 20205.

#5: rerating del settore immobiliare. Pulire la casa è una delle tradizioni del Capodanno cinese ed è proprio ciò che dovranno fare le società di sviluppo immobiliare del Dragone, almeno in senso finanziario. Nuove politiche, chiamate delle “Tre linee rosse”, obbligheranno le società del settore ad un buon repulisti e al riordino delle proprie finanze. In parole semplici ciò significa due cose: in primo luogo deleveraging forzoso e, in secondo luogo, l’inizio di un processo di riclassificazione del merito di credito per il settore delle obbligazioni immobiliari cinesi, sviluppo che riteniamo rappresentare una grande opportunità per gli investitori del segmento del fixed income.

#6: Cina, “autolandia” elettrica. Nel 2020 Elon Musk ha catalizzato l’interesse dei media nel settore dei veicoli elettrici (EV); tuttavia, nel 2021 la Cina rafforzerà la propria posizione come mercato EV più grande del mondo, grazie a stime di crescita per le vendite nell’ordine del 40%, secondo l’Associazione cinese dei produttori di automobili (CAAM)6. Gli incentivi all’acquisto contribuiscono a sostenere il fronte della domanda, ma sono le crescenti competenze della Cina nel settore dei veicoli elettrici e l’aumento del numero d’infrastrutture per la ricarica a sospingere il fronte dell’offerta e a trainare un’industria considerata determinante per una crescita sostenibile, sia in Cina che nel resto del mondo in futuro.

#7: dal fintech al foodtech. Le aziende cinesi hanno aperto la strada nel settore della tecno-finanza e ora sembrano voler primeggiare nel prossimo grande sviluppo: il foodtech. La crescita a livello globale di prodotti alimentari creati in laboratorio, come gli hamburger, ha raggiunto anche la Cina e oggi una fiumana di capitali affluisce nel settore, mentre emergono idee innovative tra le più svariate, dai gamberi sintetici ai ravioli di design, in grado di solleticare i gusti del consumatore cinese 7.

#8: nuove architetture. Stadi di calcio a forma di fiore, centri commerciali simili a montagne, teatri che riproducono stole di seta8, sono solo tre degli ultimi edifici di grido che hanno attirato l’attenzione dei media in Cina. Le società di sviluppo immobiliare stanno cambiando mentalità: non più solo concentrate sull’edilizia necessaria ad ospitare milioni di migranti, ma anche impegnate ad abbellire l’ambiente circostante. Considerata la cultura dell’innovazione che si sta progressivamente diffondendo in Cina, ci aspettiamo di assistere alla presentazione di moltissimi altri interessanti e sorprendenti progetti di design sia nel 2021 che negli anni a venire.

#9: calcolo su scala (exa). I Paesi oggigiorno sembrano competere tra di loro per ogni cosa e i computer non fanno di certo eccezione. In particolare, i supercomputer –ovvero sistemi enormi in grado di eseguire milioni di calcoli al minuto. Nel 2020 la Cina aveva due dei computer più veloci del mondo. Nel 2021
cercherà sicuramente di spingersi oltre, sviluppando un supercomputer di tipo exascale capace di realizzare miliardi di calcoli al secondo9, cioè 50 volte più veloce rispetto ai supercomputer più potenti attualmente in uso.

#10: yuan digitale? La Cina ha completato i test su piccola scala della sua valuta digitale – il sistema di pagamento elettronico con valuta digitale (Dcep) – a Shenzhen nel 2020 ed ha annunciato di pianificare test più estesi a Pechino, Guangzhou e Shanghai nel 202110. Costruita sulla tecnologia blockchain e intesa a internazionalizzare lo yuan – la valuta ufficiale cinese – ci aspettiamo che questa nuova tecnologia acceleri nel 2021, confermando il ruolo della Cina come primo Paese al mondo senza contanti.

#11: due volte la Svizzera in 12 mesi. Secondo le stime dell’ONU, nel 2021 circa 17,9 milioni di persone si trasferiranno nelle città cinesi: un numero equivalente al doppio della popolazione della Svizzera, proseguimento di un processo che, nell’arco di dieci anni, porterà nelle aree urbane 202,3 milioni di persone. Gli effetti di questo processo saranno svariati ma, a nostro avviso, si tratta soprattutto di un fattore determinante per il ribilanciamento dell’economia verso una crescita trainata dai consumi e di un sostegno di lungo periodo per tutta una serie d’idee d’investimento.

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