Economia

Blockchain, dalla sperimentazione all’applicazione

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di Sandra Riccio

Il 2020 non ha scalfitto l’interesse per la Blockchain, l’innovativa tecnologia nata 10 anni fa insieme al Bitcoin. Secondo la Global Blockchain Survey 2020 di Deloitte, il trend di investimento in questa innovativa tecnologia da parte delle grandi aziende globali ha continuato a restare positivo anche nell’annus horribilis del coronavirus.

La Global Blockchain Survey, arrivata alla terza edizione, mette ogni anno sotto la lente la percezione del management aziendale nei confronti di questa innovativa tecnologia e ne analizza l’impegno alla spesa.
Nel 2020 sono stati interrogati 1.488 leader di impresa con oltre 500milioni di fatturato in 14 paesi in tutto il mondo. Quanto emerso ha confermato un trend già in atto: anche il 2019 aveva segnalato una predisposizione positiva di spesa.

Questo aspetto fa emergere quindi una importante continuità negli investimenti. Non solo. Nel 2020 è proseguito anche il cambio di attitudine nella percezione di questa novità tecnologica. Le rilevazioni hanno confermato che, come già successo nel 2019, l’interesse dei grandi manager d’azienda verso questo nuovo ambito sta continuando a fare progressi per passare da una logica di mera sperimentazione all’avvio di una fase di applicazione concreta.
Nel 2020, un numero crescente di leader ha, infatti, confermato la propria volontà di investire in blockchain come una tra le prime cinque priorità strategiche della società per cui lavora. Nello specifico, i dati del sondaggio realizzato nel 2020 mostrano che le grandi imprese considerano la blockchain come una priorità assoluta nel 55% degli intervistati (contro il 53% del 2019 e il 43% del 2018).

«Mentre fino a qualche tempo fa la blockchain era considerata come un esperimento tecnologico, ora rappresenta una vera e propria risorsa ed è considerata uno strumento di cambiamento che sta influenzando l’intera organizzazione aziendale» afferma Paolo Gianturco, Senior Partner di Deloitte, responsabile FinTech.

Il trend di crescita di questa tecnologia è confermato anche dal «Gartner 2019 Hype Cycle for Blockchain Technologies» che, all’orizzonte dalla blockchain vede addirittura la cosiddetta «slope of enlightment», ovvero la fase in cui comincia a consolidarsi e a trovare reale applicazione pratica. Uno dei canali di affermazione è proprio l’interesse dei grandi capi d’azienda per l’utilizzo di questo nuovo strumento.
La blockchain, inoltre, sta attecchendo anche in nuovi ambiti come quello delle digital currencies. E questo è un altro aspetto che ne sottolinea l’evoluzione verso un più ampio utilizzo. Questo tema si declina anche in relazione alle Central Bank Digital Currencies (CBDC), uno dei casi di sviluppo legati al mondo crypto che può rappresentare un breaktrough nel panorama FSI mondiale.
In ogni caso, questo sempre maggior interesse verso la blockchain ha spostato anche l’attenzione dall’iniziale campo di applicazione (transazioni e pagamenti) verso nuove opportunità di impiego, prima fra tutte la possibilità di ricorrere alla tecnologia blockchain per la creazione di valute digitali.
Circa il 36% del campione intervistato in Europa e Middle East ha, infatti, dichiarato come le valute digitali siano una delle più interessanti e promettenti aree di utilizzo della blockchain.

Un altro 33% ha fatto riferimento ai pagamenti seguito dal settore del data access and sharing (30%) e dalla identity protection (30%). Nonostante la sempre maggiore attenzione verso la tecnologia blockchain, rimangono ostacoli di diversa natura che rallentano il percorso per una mainstream adoption.
Tali ostacoli sono trasversali e, in Europa e Middle East, vanno dalla mancanza di capacità interne intese come competenze e comprensione (secondo il 34% degli intervistati), fino alle difficoltà di implementazione con la sostituzione o l’adattamento della legacy esistente (33%), fino ai timori per le potenziali minacce alla sicurezza (33%).«I progressi fatti da questa tecnologia sono stati grandi e sta emergendo una nuova fase di maturità con il passaggio dal regno del possibile al mondo della pratica – afferma Gianturco -. L’indagine Delloite mostra che, rispetto al 2018, le aziende si sono mosse maggiormente verso le applicazioni pratiche abbandonando sempre di più i meri progetti su carta».
Per l’esperto, adesso la blockchain è uno strumento integrante e vitale su cui, e con cui, si stanno creando nuove soluzioni all’avanguardia. «Siamo certi che nei prossimi 12-24 mesi acquisirà ancora più forza all’interno delle grandi aziende» conclude Gianturco.

L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di gennaio 2021 del magazine Wall Street Italia.