Tim, i mercati apprezzano l’accordo sindacale, scatto in avanti del titolo in Borsa (+4,83%)
Giornata estremamente positiva in borsa per il titolo Tim, in ampia salita dove registra una performance pari al +4,83%. Un segno, questo, dell’apprezzamento dei mercati dopo l’annuncio dell’accordo sindacale firmato ieri e che coinvolgerà, proprio con il favore dei sindacati, 1.300 dipendenti per l’uscita volontaria attraverso uno schema di prepensionamento, da mettere in atto nel corso proprio nel corso del 2021.
La performance del titolo Tim rappresenta una delle migliori di giornata a Piazza Affari, e si inserisce in un più ampio trend positivo dell’andamento del titolo azionario Tim successivo alla diffusione del bilancio 2020 e del piano strategico 2021-2023 avvenuta negli ultimi giorni di Febbraio, quando già il titolo, nel giorno successivo alla diffusione, aveva registrato prestazioni superiori al +7%.
Tim, l’accordo approvato dai sindacati spinge il titolo
L’accordo sindacale recentemente firmato persegue due obiettivi: rinnovare il corpo dipendenti Tim e rafforzare l’azienda in vista delle sfide future, ovvero 5G e rete unica, come illustrato nel piano strategico 2021-2023.
Negli ultimi giorni, ad eccezione di alcune fisiologiche giornate di lieve calo, il titolo Tim ha goduto dunque di una spinta portata dalle valutazioni positive sul bilancio e dalle strategie illustrate per il futuro, coinvolgendo così il titolo stesso in un trend di crescita che, come anticipato, ha registrato già il giorno successivo un balzo di quasi il 7% in crescita, confermando lo slancio anche negli ultimi giorni.
Accordo fra Tim e i sindacati: grazie alle uscite volontarie si potrà variare il mix generazionale e aprire nuove posizioni in futuro
L’accordo, visionato e approvato dai sindacati, si basa sull’accettazione volontaria di tutti i dipendenti coinvolti e ha ricevuto una risposta positiva da tutte le parti coinvolte.
Al centro di questa mossa, avvenuta in totale accordo con tutti i dipendenti in uscita, Tim ha posto le basi per l’innovazione futura del gruppo. Infatti sarà così possibile aprire nuove posizioni in futuro alle figure professionali necessarie per l’innovazione. Professionisti con capacità specifiche, in grado di rispondere alle necessità di innovazione e digitalizzazione dei servizi avviati e quelli futuri. Figure essenziali per portare avanti i piani di innovazione e digitalizzazione presentati da Tim nella strategia per il 2021-2023.
L’accordo raggiunto fra Tim e i sindacati ha soddisfatto entrambe le parti e si è basato sull’accettazione volontaria di tutti i dipendenti coinvolti. I sindacati, soddisfatti dei termini, hanno firmato l’accordo che prevede l’uscita dei 1.300 dipendenti seguendo uno schema di prepensionamento che si appoggia su sistemi interni di welfare aziendale.
L’accordo avrà un impatto significativo per quanto riguarda il “mix generazionale” all’interno di Tim, infatti le uscite coinvolgono dipendenti di lungo corso che uscendo consentiranno un ricambio e l’apertura di nuove posizioni per giovani professionisti con formazione specifica, in grado di accelerare l’innovazione e la digitalizzazione in Italia.
Accordo fra Tim e sindacati: la risposta positiva di Fistel Cisl
“In continuità con gli accordi precedenti – afferma Giorgio Serao, segretario nazionale Fistel Cisl – abbiamo sottoscritto l’uscita di 1.300 lavoratori in isopensione, e prorogato la mobilità volontaria per altri circa 170 lavoratori. L’accordo va nella direzione di cambiare il mix generazionale; ora siamo in attesa del piano industriale Tim per verificare la continuità di investimenti infrastrutturali, fondamentali per la trasformazione digitale. Investimenti sui quali siamo particolarmente attenti perché rappresentano la vera garanzia per il mantenimento del perimetro occupazionale di Tim”.
Accordo fra Tim e sindacati: la risposta positiva di Slc Cgil
“L’accordo – ha commentato Riccardo Saccone, segretario nazionale della Slc Cgil – si inquadra nel più generale processo di revisione del mix generazionale. Ora attendiamo la presentazione ufficiale del piano di impresa. Resta fermo che per noi la re-industrializzazione di Tim e il successo del processo di superamento del digital divide passano per la realizzazione del memorandum siglato fra azienda e Cdp.”
Tim: il prepensionamento dei 1.300 dipendenti è stato volontario e seguito in accordo coi sindacati
Riguardo all’accordo con Tim si è pronunciato anche il segretario nazionale Uilcom Uil, Luciano Savant Levra, che ha ribadito la volontarietà di tutte le uscite. “L’accordo sottoscritto – afferma Luciano Savant Levra – è importante perché si inserisce nel percorso di uscite volontarie delle lavoratrici e lavoratori con maggiore anzianità, un percorso non traumatico che permette di alleggerire gli organizi dell’ex monopolista.”
Tim aveva raggiunto un precedente accordo con i sindacati, ad agosto dell’anno precedente, per una riduzione dei costi in ottica di Smart Working. Una riorganizzazione del lavoro per l’anno 2021 studiando soluzioni per permettere ai lavoratori di svolgere le loro attività tra casa e ufficio, in maniera sicura e raggiungendo risparmi aziendali utili per una ridistribuzione futura, anche tra i lavoratori stessi.