Bce rivede al rialzo le stime di inflazione per la zona euro
Gli economisti della Bce hanno rivisto al rialzo le stime sul trend dell’inflazione per la zona euro. Nel 2021 l’inflazione è attesa in rialzo dell’1,5%, rispetto al +1% delle proiezioni rese note a dicembre. Un dato che segue quello già evidenziato nel corso delle scorse settimane negli Stati Uniti.
L’aumento, ha spiegato la presidente Christine Lagarde nella conferenza stampa successiva all’annuncio della Bce, è legata a fattori di natura transitoria, come l’aumento dei prezzi energetici.
Nel corso del 2022 l’inflazione rallenterà il passo a +1,2% (revisione al rialzo rispetto al +1,1% atteso a dicembre). Per il 2023 si prevede un’inflazione all’1,4%, come previsto in precedenza.
Oggi la Bce ha reso noto che gli acquisti del QE pandemico (pandemic emergency purchase programme, Pepp) andranno avanti almeno fino a marzo 2022 con un ritmo più intenso nei prossimi mesi. La Bce ha lasciato i tassi invariati.
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Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.