Economia

Polizze dormienti sotto i fari dell’Ivass, al setaccio oltre 300 mila assicurazioni sulla vita

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Fari dell’Ivass accesi sulle polizze dormienti. Secondo quanto si legge in una nota dello scorso 18 marzo, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, ha portato a termine l’attività di incrocio dei codici fiscali degli assicurati con polizze vita e infortuni e i dati dell’Anagrafe Tributaria, al fine di rilevare eventuali decessi non conosciuti dalle compagnie e consentire a queste ultime di pagare i beneficiari delle polizze stesse.

Il lavoro ha interessato tutte le imprese assicurative italiane e 14 estere ed è stato focalizzato sulle polizze vita e, per la prima volta, su quelle infortuni, in vigore al 31 ottobre 2020, oltre che sulle polizze non più in vigore per le quali le imprese avevano necessità di verificare l’eventuale decesso dell’assicurato.

L’istituto di vigilanza ha incrociato 22,8 milioni di codici fiscali comunicati dalle stesse compagnie e ha rilevato 332.655 decessi, su cui adesso ciascuna impresa dovrà indagare per rintracciare i beneficiari delle polizze.

L’azione di vigilanza dell’Istituto proseguirà per verificare l’evoluzione dei pagamenti e l’efficacia dei processi aziendali messi in atto per prevenire il fenomeno delle polizze dormienti.

Polizze vita dormienti, cosa sono

Le polizze vita dormienti sono polizze che non sono state riscosse dai beneficiari e giacciono presso le imprese in attesa della prescrizione. Può trattarsi di polizze per il caso di morte dell’assicurato, della cui esistenza i beneficiari non erano a conoscenza, o di polizze di risparmio che, giunte alla scadenza, non sono state riscosse per vari motivi.

Quanto tempo hai per richiedere la prestazione?

I diritti derivanti dalle polizze vita si prescrivono in 10 anni dalla data dell’evento:

• decesso dell’assicurato;
• scadenza del contratto.

Oltre tale termine le imprese devono devolvere le somme al Fondo Rapporti Dormienti istituito presso la CONSAP.

Come verificare che un parente deceduto aveva stipulato una polizza vita?

L’IVASS suggerisce due azioni:

1) rivolgersi al “Servizio ricerca polizze vita” dell’ANIA (Associazione nazionale delle imprese di assicurazione) che fornisce ai richiedenti (ad esempio i coniugi delle persone decedute) informazioni sull’esistenza o meno, presso le imprese italiane, di coperture assicurative vita relative alla persona deceduta, ipotizzata assicurata.
2) rivolgersi all’intermediario assicurativo, alla banca o all’impresa di assicurazione di cui si serviva il familiare, chiedendo informazioni – meglio se per iscritto – sulla esistenza della polizza.