Dopo il boom dell’e-commerce nel 2020 (+35% secondo l’Istat) registrato a seguito della pandemia da coronavirus, gli italiani hanno modificato le loro abitudini anche nell’utilizzo dei mezzi di pagamento quando effettuano acquisti nei punti vendita fisici. Complici i timori per la salute, più o meno motivati, nel corso degli ultimi mesi si è assistito a una forte crescita nei pagamenti contactless, ovvero “senza contatto”, effettuati sia con carte di pagamento sia con le App presenti sullo smartphone. Anche se l’Italia resta molto affezionata all’uso del contante, i pagamenti eseguiti con carte di credito e bancomat sono ormai in costante aumento.
Secondo gli ultimi dati contenuti nell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, gli acquisti in modalità contactless con carta realizzati nel corso del 2020 sono cresciuti del 29% in termini di valore transato, raggiungendo 81,5 miliardi di euro.
Ancora più marcata è la crescita registrata dalle transazioni effettuate tramite smartphone o wearable in negozio, che in questo periodo di incertezza sono cresciute del +80% circa rispetto al 2019, superando i 3,4 miliardi di euro.
Si tratta di numero di rilievo considerando anche il fatto che molti esercizi commerciali sono rimasti chiusi per alcuni mesi a seguito delle misure di contenimento della pandemia che hanno provocato un calo dei consumi nell’ordine del 13 per cento.
Contactless, un trend destinato a crescere ancora
Quelli registrati lo scorso anno sono numeri che lasciano ben sperare anche per il futuro. Un ulteriore balzo in avanti per i pagamenti “senza strisciare” sarà favorito dal maggior numero di carte in circolazione e dall’innalzamento della soglia a 50 euro sotto la quale è possibile effettuare transazioni senza passare la propria carta all’operatore in cassa e senza dover toccare il Pos per digitare il Pin. Un provvedimento introdotto dalla direttiva europea Psd2 sui servizi di pagamento e che per il momento è ancora in fase di rilascio per la maggior parte degli istituti di credito italiani.
Dalle precedenti ricerche del Politecnico di Milano emerge come le persone che provano a utilizzare i pagamenti più innovativi, come lo smartphone, poi difficilmente li abbandonano.
Alla sempre maggiore diffusione del digitale come metodo di pagamento stanno contribuendo anche le incentivazioni statali. Il Cashback di Stato e la Lotteria degli scontrini, pur con qualche controversia attuativa ed ora sotto la lente del Governo Draghi, sono provvedimenti che stimolano il cashless in modo molto vigoroso.
Oltre ai benefici per i consumatori questi provvedimenti hanno introdotto incentivi anche per gli esercenti, come per esempio il credito di imposta sulle commissioni pagate; ma anche deterrenti, come la stretta sul limite massimo di utilizzo del contante.
Oltre che per effettuare pagamenti fisici in negozio, dalla ricerca del Politecnico emerge che lo smartphone è diventato il device preferito dagli italiani per effettuare pagamenti da remoto per acquisti online, superando il PC. Lo scorso anno il Mobile Commerce ha raggiunto quota 15,65 miliardi di euro, con una quota sul totale e-commerce pari al 51%, segno di una sempre maggiore facilità e velocità nell’uso di questo dispositivo. Complessivamente, quindi, il mobile payment fuori dal negozio è cresciuto del 15% toccando 1,3 miliardi di euro.