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S&P 500 supera quota 4.000 punti. C’è chi vede quota 5.000 entro un anno

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Inizia con il piede giusto il secondo trimestre dell’anno per la Borsa Usa. Ieri per la prima volta nella storia lo S&P 500 ha sfondato la soglia di 4 mila punti. Un risultato, favorito dal rimbalzo delle azioni hi-tech, che hanno permesso al benchmark americano di chiudere la seduta in crescita dell’1% a 4019,87 punti.
All’indice americano che, segue l’andamento di un paniere azionario formato dalle 500 aziende statunitensi a maggiore capitalizzazione, ci sono volute 434 sedute per aggiungere gli ultimi 1.000 punti, molto meno rispetto alle 1.227 sedute impiegate per passare da 2 a 3 mila punti.

“C’è sempre un po ‘di eccitazione per l’inizio di un nuovo trimestre”, ha affermato Lindsey Bell, chief investment strategist di Ally Invest, e il fatto che l’S&P 500 abbia superato questo nuovo traguardo è un altro stimolo alla fiducia.

Quello toccato ieri è un traguardo che, secondo Stephen Auth, equities CIO di Federated Investors, non intaccherà la corsa al rialzo dell’indice. A suo parere il benchmark americano raggiungerà 5 mila punti il prossimo anno.

I record di Wall Street si inseriscono in contesto bullish per le borse mondiali. Ne è convinto Mark Haefele, Chief Investment Officer di UBS GWM, secondo cui ad un anno dai minimi della pandemia, i mercati conservano ancora potenziale di rialzo. Da allora le azioni globali sono salite del 75% circa e si attestano il 16% al di sopra dei massimi pre-coronavirus.

S&P 500: come è andato il primo trimestre per le Borse

Per la quarta volta consecutiva, il trimestre compenso tra gennaio e marzo ha registrato un rialzo di oltre l’8% per l’Euro Stoxx. Negli USA, in attesa del piano Biden ci sono stati marcati acquisti sui tecnologici e small cap.

Anche in questo caso il trimestre si è chiuso in positivo, ma con una sottoperformance decisa rispetto all’Eurozona: lo S&P500 ha guadagnato meno del 6%, il Nasdaq 100 meno del 2%. Il primo trimestre è stato caratterizzato anche da un forte aumento delle operazioni di M&A a livello globale, raggiungendo un ammontare record di 1100Mld$ secondo i dati di Bloomberg