Il primo trimestre del 2021 si è rivelato particolarmente favorevole per le grandi banche statunitensi. Da ultimo, Morgan Stanley ha pubblicato questo venerdì i suoi risultati, dai quali è emerso un incremento del 150% per gli utili. Un risultato superiore alle attese che si aggiunge alle note positive già diffuse da JPMorgan Goldman Sachs e Bank of America.
Mentre le grandi banche d’affari americane macinano utili, quanto guadagnano i loro investment banker? Di certo, cifre di tutto rispetto; ma per valutarle correttamente è opportuno prendere in considerazione tutti i fattori, non solo reddito di fine anno. Secondo i dati raccolti dal Corporate Finance Institute, un’organizzazione attiva nella formazione dei professionisti degli investimenti, la paga base di un analista parte dagli 85mila dollari annui, che possono salire fino a 200mila dollari se si includono i bonus.
In rapporto all’età gli investment banker sono fra i professionisti più pagati, scrive il Corporate Finance Institute, visto che possono sperare in un salario da 100mila dollari appena finiti gli studi. Ma per questa professione non sono solo rose:
“Lo stipendio del banchiere di investimento su base oraria è un’altra storia”, scrive l’istituto, visto che “la maggior parte degli analisti e dei collaboratori lavorano più di 100 ore alla settimana”. Fatte le debite proporzioni, “la loro retribuzione oraria può variare dai 25 ai 35 dollari l’ora. Non è male, ma suona meno buono rispetto a 100.000 dollari l’anno”.
Con la carriera le retribuzioni in questo settore possono lievitare ulteriormente, così come i bonus, che rappresentano una fetta importante del reddito complessivo per questa professione. Incorporando i bonus, un associate può guadagnare 180-250mila dollari l’anno. Il più grande salto, però, avviene nel passaggio fra vice president e managing director: qui la retribuzione considerata minima passa da 220mila a 500mila dollari l’anno.
Retribuzioni di tutto rispetto, motivate da una sommatoria di fattori: le competenze richieste, certo, ma anche lo stress incorporato nel ruolo e le lunghe ore di lavoro – e anche il tempo, si sa, è denaro.