A un’ora e mezza dall’apertura delle borse, i contratti sugli indici Usa sono negativi.
Nella giornata di lunedi’, il Nasdaq ha ceduto oltre il 2%, il Dow Jones ha chiuso ai minimi livelli da febbraio e l’indice S&P500 ai peggiori livelli dallo scorso ottobre. A far proseguire l’ondata di vendite sull’azionario sono i soliti timori di tassi interessi elevati che potrebbero causare un rallentamento della crescita economica.
Di rilevante importanza saranno i dati economici che verranno comunicati in settimana. Oggi sara’ la volta dei prezzi alla produzione relativi al mese di maggio, per cui gli analisti hanno stimato un progresso dello 0.4% dopo il rialzo dello 0.9% del mese precedente. Le attese per il dato “core” sono per un aumento dello 0.2% contro lo 0.1% di aprile. Numeri inferiori alle attese avrebbero l’effetto di rasserenare il clima sui mercati, innescando un possibile rimbalzo.
L’aumento dell’inflazione ha portato la Federal Reserve ad alzare il costo del denaro per ben 16 volte consecutive, dal giugno 2004, portandolo al 5.00%. Al momento i futures sui fed funds danno all’80% un nuovo ritocco dei tassi, nel meeting di fine mese, di un quarto di punto percentuale.
La debolezza dei mercati e’ evidente anche oltreoceano: l’indice Nikkei giapponese ha ceduto piu’ del 4% nell’ultima seduta, l’indice FTSEurofirst 300 e’ arretrato dell’1.9% ai minimi livelli da dicembre 2005. Male anche Mosca, che ha perso quasi il 6%.
Sul fronte societario, il focus degli investitori potrebbe concentrarsi sul colosso media-Internet Yahoo!, in seguito all’annuncio della societa’ relativo alla diffusione di un virus informatico che avrebbe potuto danneggiare le informazioni di oltre 200 milioni di utenti.
Occhi puntati anche su Kraft Foods, impegnata nella seconda fase di separazione dalla casa di cui fa parte, il colosso di beni di largo consumo, Altria.
Nel comparto energetico, il petrolio continua a cedere terreno portandosi sotto la soglia dei $70 al barile. Le ultime previsioni meteo indicano che Alberto, la prima vera tempesta tropicale che colpira’ la costa sud orientale degli Stati Uniti, non avra’ effetti notevoli sulle piattaforme petrolifere situate nel Golfo del Messico.
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Sul valutario, l’euro e’ stabile nei confronti del dollaro a quota 1.2581. L’oro arretra di $18.30 a $593.00 all’oncia. In ribasso i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.99%.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P 500 e’ in ribasso di 6.70 punti a 1240.20.
Il contratto sull’indice Nasdaq e’ in calo di 6 punti a 1535.25
Il contratto sull’indice Dow Jones arretra di 52 punti a 10824.