Società

LETTERA APERTA
A HENRY PAULSON

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(WSI) – A Henry Paulson, neo ministro del Tesoro degli Stati Uniti: Quindi, dopo tutto, ha deciso di accettare. Non c’è da sorprendersi che abbiano voluto Lei. Per dirla in una battuta, sono disperati a tal punto da raschiare il fondo del barile. Tuttavia molti di noi sono sorpresi che Lei abbia accettato l’incarico. Non c’è dubbio che l’avranno rassicurata sul fatto che, come Robert Rubin, Lei eserciterà davvero il suo ruolo di ministro del Tesoro, a differenza di chi l’ha preceduta in questa amministrazione. E molto probabilmente Lei ritiene che di tali rassicurazioni ci si possa fidare, non fosse altro per via del fatto che i Bush hanno bisogno di Lei molto più di quanto Lei abbia bisogno di loro.

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Tuttavia Paul O’Neill, straordinariamente acclamato dai media al momento della sua elezione, deve essere stato della medesima convinzione. Vede, il fatto è che la tratteranno bene finché la riterranno utile a far aumentare la credibilità del governo negli ambienti esterni all’amministrazione Bush, non un minuto di più. Eppure sono convinto che Lei sia già sotto pressione per evitare di dire cose che possano minare la sua credibilità in modo fatale. Prima di entrare nello specifico, Lei ha bisogno di essere disingannato da qualunque illusione di una possibile leale ricompensa da parte di questa amministrazione.

Nessuno è stato più leale di Larry Lindsey, il primo importante economista del presidente Bush. Eppure è stato licenziato per essersi lasciato sfuggire una verità sconveniente circa il costo della guerra in Iraq, costo che sarà con molto probabilità piuttosto elevato: una verità, quella di Lindsey, che noi tutti sappiamo essere soltanto una stima, che rispecchia una cifra ben inferiore al costo reale di questa impresa. E non solo è stato licenziato, è stato addirittura insultato per il suo aspetto.

Allora, cosa Le verrà chiesto di fare per aumentare la Sua credibilità? Ora come ora, credo, le faranno pressioni affinché Lei sostenga le illusioni dell’amministrazione riguardo l’andamento della nostra economia. Gli americani sono molto scontenti di come sta andando l’economia. Secondo le statistiche Gallup, solamente il 4 per cento del pubblico intervistato considera ‘eccellente’ l’attuale status dell’economia americana, e soltanto il 25 per cento lo ritiene ‘buono’. E ci sono dei validi motivi a giustificazione di tale scontento. Sebbene i profitti e gli indennizzi economici degli amministratori delegati siano saliti vertiginosamente, la maggior parte dei lavoratori si trova in una condizione di gran lunga peggiore rispetto a un anno fa.

La linea ufficiale del governo sostiene però che l’economia americana è in ottima salute, ma che gli americani per qualche strano motivo non se ne siano ancora accorti (così come non si sono ancora resi conto della guerra in Iraq). Bush, che non è quell’affabile ragazzo che Lei pensa di aver incontrato, non sembra essersi reso conto che l’economia americana non gode di ottima salute. Durante le sue apparizioni in pubblico, sembra irritato, quasi seccato di non essere creduto o preso sul serio quando parla di un’economia che funziona e ora si aspetta che Lei spieghi ai lavoratori americani che le loro difficoltà economiche, il fatto che stentino persino a pagare le bollette, è soltanto un’invenzione, un fantasma della loro immaginazione.

Inoltre, se l’esperienza passata può esserci di qualche insegnamento, Lei riceverà pressioni non soltanto per premere sull’acceleratore per conto dell’amministrazione Bush, ma anche per mentire. Basta vedere cosa è accaduto a Edward Lazear, presidente del Council of Economic Advisers.

Il mese scorso Lazear e altri membri del consiglio hanno pubblicato un editoriale, una sorta di lettera aperta, sul ‘Wall Street Journal’ che conteneva la seguente affermazione: “I tagli fiscali apportati dal presidente Bush hanno reso la tassazione più progressiva, il che restringe il gap dei guadagni reali”. Ora, si può giocare con il significato e l’interpretazione dell’aggettivo ‘progressivo’, tuttavia, quale che sia il punto di vista, i tagli fiscali operati da Bush hanno contribuito ad aumentare, non certo a restringere, il netto dei profitti. Ed è bastato questo a cancellare ogni traccia di credibilità che Lazear, rispettato accademico privo di qualunque precedente politico, era riuscito ad apportare alla sua carica politica.

Su cosa Le verrà chiesto di mentire? Forse Le verrà chiesto di dichiarare che ci stiamo avviando verso un budget equilibrato. O forse Le verrà chiesto di mentire sulla politica ambientale. Alcuni sostenitori di destra si sono dichiarati contrari alla sua elezione perché Lei è noto per essere un fautore di azioni contro l’effetto serra e il surriscaldamento globale del pianeta. Quindi questi stessi politici potrebbero chiederLe di ricambiare il favore sostenendo il fallimento di qualunque azione presa o provvedimento adottato dall’amministrazione Bush per tentare di arginare la minaccia ambientale.

Al momento, Lei è adulato: la incitano e la esortano a prendere parte al gioco di squadra. Ma se Lei accetta di giocare al gioco che le propongono i Suoi nuovi capi, la Sua credibilità svanirà in men che non si dica. E una volta che i suoi nuovi amici non la riterranno più utile, la metteranno da parte.

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traduzione di Rosalba Fruscalzo