L’Africa è nota per essere un continente complesso dal punto di vista demografico e sociale, ed è spesso trascurata quando si parla di commercio e investimenti.
Al contrario, il continente africano è una regione simbolo per le economie emergenti, lo racconta Lorenzo Riccardi, esperto di investimenti tra Italia, Cina e Paesi terzi, nel suo ultimo libro “China in Africa”. Riccardi vive a Shanghai da 15 anni e ha viaggiato in tutti e 54 i Paesi africani.
Si stima che entro il 2050 la popolazione del continente sarà di 2,5 miliardi di persone, e che la sola Nigeria avrà più abitanti degli Stati Uniti. Dopo la contrazione nell’anno della pandemia, le ultime proiezioni prevedono una crescita del 3,4% nel 2021 per la regione Sub-Sahariana, e il Fondo Monetario Internazionale stima nel 2021 record di crescita del Pil per Kenya +7.6%, Uganda 6,3% e Costa d’Avorio +6%.
Pechino conosce bene il potenziale del continente e da lungo tempo si pone come modello per le regioni emergenti; da leader del Sud, oggi la Cina è la più grande economia del mondo per PIL a parità di potere di acquisto, ed è il primo paese nel commercio globale e nell’export.
Gli investimenti diretti esteri cinesi in Africa sono aumentati da 75 milioni di dollari nel 2003 a 2,7 miliardi di dollari nel 2019.
La Cina è il principale partner commerciale dell’Africa, con scambi che superano i 200 miliardi di dollari all’anno, e oltre 10.000 società di proprietà cinese che operano in tutto il continente africano.
I rapporti economici e politici, sono promossi anche dal Forum per la Cooperazione Cina-Africa e sono mutualmente importanti: per Pechino, l’Africa rappresenta un mercato fondamentale per la politica di “dual circulation” e offre opportunità di investimento nell’ambito dell’iniziativa Belt and Road, soprattutto nell’ottica futura di una zona di libero scambio estesa su tutto il continente.
La nuova pubblicazione di Riccardi, “China in Africa”, edito da Springer, ha l’obiettivo di illustrare queste relazioni economiche. Il testo include dati sugli scambi commerciali e sui flussi di investimento, i principali progetti infrastrutturali, e gli accordi fiscali tra Pechino e i Paesi del continente. Il libro evidenzia i trend delle principali economie africane tra cui Algeria, Egitto, Etiopia, Marocco, Sud Africa, Tunisia, Zimbabwe e dettaglia gli obiettivi di Pechino nel cogliere le opportunità nella regione più emergente del mondo