Continuano le indiscrezioni sul divorzio miliardario, annunciato nei giorni scorsi, tra Bill e Melinda Gates. Secondo il Wall Street Journal, la fine del matrimonio tra il fondatore di Microsoft e sua moglie non è stato un fulmine a ciel sereno ma era in incubazione da tempo.
Secondo il quotidiano americano, la moglie del fondatore di Microsoft cominciò a consultare avvocati divorzisti circa due anni fa, nell’ottobre 2019, ovvero quando divennero pubblici i ripetuti incontri di suo marito con Jeffrey Epstein, dopo l’arresto del controverso finanziere per traffico sessuale di minorenni.
Indiscrezioni già riprese dal Daily Beast, che aveva già scritto che Melinda – impegnata nel promuovere i diritti delle donne – si adirò dopo che nel 2013, insieme al marito, incontrò Epstein nella sua residenza a Manhattan, dicendo a Bill che non era a suo agio con il tycoon, già chiacchierato per le accuse di aver sfruttato sessualmente minorenni.
Ma il coniuge continuò a frequentarlo, anche se ha sempre sostenuto di averlo fatto nell’ambito della sua attività filantropica, escludendo di aver partecipato ad incontri equivoci o a sfondo sessuale organizzati dal magnate.
Divorzio Gates, verso divisione del patrimonio da 145 miliardi
Da quanto risulta, i Gates avrebbero comunque deciso di dividere il loro patrimonio, valutato almeno 145 miliardi di dollari (secondo Bloomberg), e nei giorni scorsi Bill, secondo quanto risulta dalle notifiche inviate alla Sec, Bill Gates avrebbe trasferito azioni per un valore di 2,4 miliardi di dollari da una holding da lui gestita (Cascade Investment) a un conto intestato alla moglie Melinda. Si tratta, ad esempio, di partecipazioni in Coca-Cola Femsa, attiva nell’imbottigliamento (121 milioni di dollari di controvalore) o in Grup Televisa, un’emittente messicana (386 milioni). Cascade Investment non risulta più azionista in nessuna di queste due società.