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PETROLIO, NUOVO RECORD STORICO

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(WSI) – Il petrolio staziona non lontano dal record storico fatto segnare ieri a 75,40 dollari al barile, spinto dalla tensione geopolitica determinata dalla Nord Corea e dall’Iran. Si tratta dei massimi da sempre dal momento dell’avvio delle contrattazioni del greggio statunitense sul nymex nel 1983.

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A spingere ancora una volta al rialzo le quotazioni del barile è la crisi geopolitica legata al nucleare che riguarda, dopo l’Iran, anche la Corea. L’attesa sui dati degli stock diffusi dal dipartimento per l’energia, in ritardo di un giorno per la festività di lunedì (Independence Day) in Usa, e i problemi in una raffineria del texas in una fase di forte domanda di benzina hanno fatto il resto.

Il greggio con consegna ad agosto, sul mercato elettronico after hours, è stato scambiato a un massimo di 74,91 dollari al barile, 28 cents in meno rispetto alla chiusura di ieri.

Inoltre, l’avvio della stagione americana degli spostamenti estivi innalza la domanda di greggio e carburanti a fronte di un’offerta dove invece restano incertezze, anche per via dell’avvicinarsi della stagione degli uragani che già l’anno scorso aveva colpito le raffinerie nella zona del Golfo del Messico spingendo, il 31 agosto scorso, il greggio sopra i 75 dollari al barile.

Da un sondaggio condotto da Bloomberg News su 28 uffici studi negli ultimi 10 giorni è emerso per il 2006 un prezzo medio del greggio a 67,35 dollari, ben 9 dollari più elevato rispetto alle attese di inizio anno.

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