Borse europee: scattano le vendite, investitori temono stretta monetaria dopo inflazione Usa
Le Borse in Europa si svegliano sotto una pioggia di ordini in vendita. Londra cede in avvio l’1,10%, Parigi lo 0,93%, Madrid lo 0,92%, Francoforte l’1,2% e Milano l’1,3 per cento. E’ l’onda lunga della flessione a Wall Street con gli investitori in fuga sui timori che l’inflazione possa portare a una politica monetaria più restrittiva e contenere i profitti aziendali.
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Seduta negativa per Piazza Affari e in Europa, mentre Wall Street arretra dopo i nonfarm payrolls. In calo i rendimenti obbligazionari
La borsa di New York registra un leggero aumento nonostante i dati sull’occupazione inferiori alle aspettative. Gli analisti prevedono un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve.
Il rapporto sull’occupazione di agosto negli Stati Uniti ha evidenziato una crescita dei posti di lavoro inferiore alle previsioni degli analisti. Nonostante ciò, il tasso di disoccupazione è sceso e i salari orari medi sono aumentati.
Il 12 e 13 settembre, Boeing affronterà un importante sciopero generale, il primo in 16 anni, con 32mila dipendenti coinvolti. Le trattative con i sindacati sono in corso per evitare l’astensione dal lavoro.