E’ tempo di dichiarazione dei redditi per gli italiani. Fa notizie nelle ultime ore la denuncia dei redditi presentata dal premier Mario Draghi da cui si legge un imponibile di 581.665 euro nella dichiarazione dei redditi 2020 (relativa al periodo d’imposta 2019), una serie di fabbricati (sia in proprietà che in comproprietà) e terreni in Italia ma dieci fabbricati (uno a Londra) – alcuni in comproprietà e uno in comunione dei beni – e una partecipazione di 10mila euro nella società semplice “Serena”.
Questa la fotografia della situazione reddituale di Mario Draghi ma ciò che balza agli occhi è che l’ex numero uno della Bce non riceve alcun compenso per l’incarico di Presidente del Consiglio.
Compensi: Conte ha percepito l’80%, Mario Draghi zero
Nella dichiarazione sui “Compensi connessi all’assunzione della carica”, l’attuale premier Draghi scrive di «non percepire alcun compenso di qualsiasi natura». Il suo predecessore a Palazzo Chigi, Giuseppe Conte, percepiva un’indennità di 91.837 euro, importo pari all’80% dell’indennità di 114.796,68, prevista dalla legge e decurtato su richiesta del presidente.
Era stato proprio Giuseppe Conte difatti durante gli anni del suo mandato a dare una sforbiciata ai compensi da Premier, una spending review insomma, stabilendo che il nuovo compenso per il presidente del consiglio dovesse essere decurtato del 20% rispetto al precedente.
E così è stato ma Mario Draghi è andato oltre e in ottica di sacrificio per il bene del Paese, ha deciso di rinunciare al compenso da premier. Sicuramente una novità per l’inquilino di Palazzo Chigi considerando che, come riporta Il sole 24 Ore, tra gli ex presidenti del Consiglio Silvio Berlusconi resta irraggiungibile visto che nel 2018 il leader di Forza Italia aveva dichiarato un reddito di 48.011.267 euro.
Ma il primato resta quello del 2006, quando il reddito dell’allora leader del Pdl fu di 139.245.570 euro.