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Bitcoin affossato dalla Cina, crolla sotto 35 mila dollari

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Non si arresta l’onda di vendite che, da circa una settimana, sta colpendo il mercato delle criptovalute e del Bitcoin in particolare. L’ultimo scossone è arrivato oggi dopo che la Banca centrale cinese (Pboc) ha ribadito che i token digitali non possono essere utilizzati come forma di pagamento. Nel pomeriggio, il Bitcoin cede il 20% a 35.000 dollari dopo avere toccato un minimo intraday di $ 30.201.

Male anche Ether segna un tracollo del 25%, a 2.490 dollari, mentre Dogecoin uno del 25% a 0,355 dollari. La mossa della Pboc non è nuova: nel 2017, ad esempio, chiuse le piattaforme di criptovaluta, soffocando un mercato speculativo pari al 90% del commercio globale di Bitcoin.

Quelle in arrivo dalla Cina sono solo il colpo finale, che si aggiunge ad una serie di notizie negative arrivate negli ultimi giorni.
Il 12 maggio, il CEO di Tesla Elon Musk ha dichiarato che la casa automobilistica elettrica aveva sospeso gli acquisti di veicoli utilizzando bitcoin, citando preoccupazioni ambientali sul cosiddetto processo di “mining”.

I commenti di Musk hanno causato la cancellazione di oltre 300 miliardi di dollari dall’intero mercato delle criptovalute quel giorno. L’annuncio di sospendere il pagamento di bitcoin è arrivato tre mesi dopo che Tesla ha rivelato di aver acquistato $ 1,5 miliardi di bitcoin e avrebbe iniziato ad accettare bitcoin in cambio dei suoi prodotti.

Nonostante le vendite recenti, il bitcoin registra una crescita superiore al 40% da inizio anno e del 320% negli ultimi 12 mesi.

Lagarde: “Bitcoin e Ether, speculativi, non ne ho nel mio portafoglio”

E sull’alta volatilità delle valute digitali è intervenuta ieri anche la presidente della Bce Christine Lagarde intervenendo al Generation euro Students’ Awards 2021

“Bitcoin ed Ethereum non sono criptovalute ma criptoasset. Sono speculativi, volatili, non stabili e come hanno detto molti miei colleghi chi investe in questi asset devono essere pronti a perdere tutto. A dire il vero – ha detto Lagarde – nelle ultime settimane i prezzi di molti di questi asset hanno subito un declino superiore al 20% e questo solo perché una persona, nello specifico Elon Musk, ha detto alcune parole intervenendo al Saturday Night Show. Questo prova che non si tratta di valute ma asset molto speculativi”.

Alla domanda se il settore dei criptoasset possa rappresentare un rischio per la stabilità finanziaria, Lagarde ha spiegato che sebbene in crescita il settore non ha ancora le dimensioni per generare rischi sistemici. Il settore richiede tuttavia supervisione sia per l’alto consumo di energia legato alle operazioni di mining che al rischio che i criptoasset possano essere utilizzati per operazioni di riciclaggio di denaro e finanziamento al terrorismo. “Di sicuro – ha detto Lagarde concludendo il suo intervento – non ne ho nel mio portafoglio”.