AIM Italia Conference: al via oggi la quarta edizione
Parte oggi e dura fino al 27 maggio in modalità digitale, la quarta edizione dell’AIM Italia Conference di Borsa Italiana. Gli oltre 140 investitori presenti sono in rappresentanza di circa 90 case di investimento sia estere sia italiane. Nello specifico il 56% è rappresentato da società di investimento italiane e il 44% estere tra cui Svizzera (10%), Paesi del Nord Europa (8%), Francia (7%), Germania (6%), UK (5%), Spagna (3%), USA (1%) e altri Paesi (4%).
AIM Italia conta ad oggi 142 società quotate per una capitalizzazione complessiva pari a €7,5 miliardi* e una capitalizzazione media pari a €54 milioni*.
In questi ultimi anni AIM Italia sta vivendo un importante momento di crescita e si è consolidato come mercato di riferimento per le piccole e medie imprese italiane, spesso al primo accesso ai mercati dei capitali. Da inizio 2021 si sono già quotate sul mercato 8 società continuando un trend crescente nel numero di quotazioni che ha visto l’anno scorso quotarsi 23 società nonostante il complesso momento dovuto alla pandemia.
Le società quotate su AIM Italia sono rappresentative di molti settori dell’economia del Paese: dal settore industriale, alla tecnologia, dai beni voluttuari e di prima necessità, alla finanza. Circa il 42% delle società sono PMI innovative.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.