Società

AREA EURO
A RISCHIO RECESSIONE
NEL 2007

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(WSI) –
L’economia di Eurolandia potrebbe scivolare in recessione nel 2007 per poi ritornare a crescere l’anno seguente. E’ quanto dice Eric Chaney, capo-economista per l’Europa di Morgan Stanley, secondo cui a mandare in tilt l’economia dei Dodici sarebbero un mix di fattori: “Un euro forte, tassi d’interesse più alti e un significativo giro di vite fiscale infliggeranno un triplo colpo alla ripresa dell’area dell’euro l’anno prossimo,” ha scritto Chaney in una nota inviata ieri ai clienti. “Una breve recessione nel 2007 è dunque una possibilità”.

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Un’eventualità del genere, qualora si rivelasse corretta, costringerebbe la Banca Centrale europea a tagliare i tassi d’interesse l’anno prossimo, creando le condizioni per un rimbalzo della crescita economica nel 2008, ha poi specificato Chaney. Gli analisti prevedono che la Bce la settimana prossima alzerà il suo tasso di riferimento di un quarto di punto percentuale, portandolo al 3 per cento, in quello che sarebbe il quarto incremento del costo del denaro dall’inizio di dicembre.

Morgan Stanley ha stimato che il tasso di riferimento della Bce raggiungerà il 3,5 per cento entro la fine dell’anno. Un livello che, sommato all’aumento della tassazione in Germania e Italia, raffredderà una crescita economica su cui gi pesa il caro-greggio.



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“I GUFI DELLA RIPRESA”, COMMENTO DI GIUSEPPE TURANI


Il 3 agosto la Banca centrale europea alzerà i tassi di interesse di altri 25 basis point, portandoli al 3 per cento. Intanto, ricompare qualche gufo. L’ultimo, in ordine di tempo, è Eric Cheney, economista di Morgan Stanley. Nel 2007 – dice – l’Europa potrebbe rischiare una breve recessione. E questo perché nel 2007 ci saranno almeno tre motivi di rallentamento dell’economia: tassi sul denaro elevati, un euro forte (e quindi minori esportazioni) e un giro di vite fiscali (visto che i più importanti bilanci pubblici dell’area sono fuori registro).

In caso di recessione, comunque, la Banca centrale europea dovrà tagliare rapidamente il costo del denaro, creando quindi le premesse per un rimbalzo dell’economia. In sostanza, se il 2006 ormai è andato (discretamente bene), il 2007 potrebbe conoscere una breve recessione, mentre il 2008 vedrebbe l’area euro di nuovo in ripresa, anche se non clamorosa. Se questo è lo scenario europeo, massima incertezza per l’America. L’8 agosto si riunisce la Federal Reserve per decidere sull’aumento di 256 basis point del tasso di interesse. Ma molti analisti sostengono che non se ne farà nulla, perché gli Stati Uniti sono già in frenata.

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