Pil Italia: per Confcommercio salirà tra il 4,5 e il 5% nel 2021
Confcommercio nella congiuntura di giugno vede consolidarsi una crescita del Pil Italia per il 2021 tra il 4,5% e il 5 per cento.
“Nell’ipotesi di assenza di nuove ondate di contagi, si può guardare con salda fiducia a una ripresa economica significativa, nonostante la situazione ancora molto difficile del terziario di mercato, in particolare della filiera turistica in senso lato”.
Nel mese di giugno, osserva, ‘le progressive riaperture ed i primi timidi segnali di ripresa del turismo, al momento principalmente domestico o proveniente dai paesi europei, hanno contribuito a consolidare la tendenza al recupero già emersa a maggio.
Su base annua, la variazione stimata del Pil in giugno è del +13,2%. Per il secondo trimestre la stima è di una variazione congiunturale del 2,4% e del 16,7% nel confronto con il secondo trimestre del 2020, periodo nel quale si e’ registrata la riduzione piu’ significativa dal secondo dopoguerra.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.