Società

INCIUCI E PORCATE TRASVERSALI

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Il contenuto di questo articolo esprime il pensiero dell’ autore ma in questo caso rappresenta al 100% la linea editoriale di Wall Street Italia.

(WSI) – Cari amici del sito e del forum, il primo inciucio della nuova legislatura è legge: è l’indulto-insulto varato contro tutte le migliaia di cittadini onesti che per giorni e giorni hanno scritto ai partiti incautamente votati il 9 e 10 aprile 2006 per chiedere una spiegazione o una resipiscenza in extremis. E’ stato tutto inutile.

Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul
link INSIDER

La Casta degl’Intoccabili che vive barricata nel Palazzo della politica, sorda e insensibile a quanto accade fuori, ha tirato diritto come un sol uomo infischiandosene dei suoi elettori. Con la scusa dell’appello di Giovanni Paolo II e del sovraffollamento delle carceri, hanno salvato centinaia di corrotti, corruttori, concussori, peculatori, speculatori, falsificatori di bilancio, evasori fiscali, bancarottieri, furbetti di borsa e di banca, abusivisti edilizi, imprenditori senza scrupoli che ammazzano i loro dipendenti suoi luoghi di lavoro con scarse misure di sicurezza o con l’amianto.

Gente che oggi non sta in galera, ma che grazie alle inchieste degli ultimi anni rischiava di finirci (per esempio, Berlusconi e Previti, che deve ancora subire la sua seconda sentenza definitiva della Cassazione per corruzione del giudice Squillante). Poi, si capisce, ci sono anche i detenuti per omicidio che usciranno un po’ prima, il che spiega come mai Adriano Sofri si agita tanto.

I qualunquisti convinti che “sono tutti d’accordo”, che “è tutto un magna-magna” hanno trovato una splendida conferma alle loro disperanti convinzioni grazie al patto scellerato Ds-Margherita-Verdi-Rifondazione-Udeur-Rosa nel Pugno-Forza Italia-Udc. A parte il partito di Antonio Di Pietro, e poi D’Ambrosio, Rizzo, Magistrelli, Monaco e pochi altri “casi di coscienza” (inferiori addirittura a quelli, comodissimi, sul caso Afghanistan), il gruppone degli inciucisti ha dimostrato di non vergognarsi di nulla.

E temo che quella sperimentata alla Camera e al Senato sull’indulto-insulto-inciucio non sia altro che la prova generale di “larghe intese” che nei prossimi mesi ci regaleranno altre leggi-vergogna (a partire da quella contro i magistrati che intercettano e i giornali liberi che raccontano gli scandali), magari nella speranza che il governo-travicello Prodi cada e si possano finalmente consacrare anche dinanzi all’altare le agognate nozze D’Alema-Berlusconi, con Rutelli e Casini nel ruolo dei chierichetti e qualche altro àscaro nelle vesti del sagrestano turibolante.

E’ chiaro che bisognerà al più presto reagire e far sentire la nostra voce contro l’inciucio presente e soprattutto contro quello prossimo venturo. Ne stiamo già parlando con alcuni dei promotori del Palavobis e dei girotondi, per organizzare alla ripresa autunnale una manifestazione per la legalità e la libertà d’informazione che fino a qualche mese fa parevano minacciate solo da Berlusconi e dalla sua banda, e che oggi lo sono anche dalla cosiddetta Unione.

Quando Berlusconi faceva le sue porcherie, c’era almeno un’opposizione che ogni tanto strillava, non foss’altro che per giustificare la sua esistenza. Ora, con le porcate trasversali, a strillare sono soltanto poche voci isolate, difficilissime da sentire. Bisogna metterle tutte insieme, in una rete e magari in un sito più ampio che coinvolga ogni giorno la società civile, informandola sull’inciucio work in progress.

Già, perchè lorsignori, asserragliati nel Palazzo dell’Impunità, si sono dimenticati che esistono anche gli elettori. In attesa di ritrovarci prestissimo in qualche piazza o in qualche palazzetto, se vi capita di partecipare a qualche festa dell’Unità o degli altri partiti di maggioranza (io ne sono stato di nuovo totalmente espulso, in compenso la Margherita ha invitato Berlusconi alla sua festa nazionale e i Ds stanno pensando di fare altrettanto per non essere da meno), fate come Piero Ricca: fate domande, contestate, pretendete risposte dai cosiddetti leader. Devono sentirsi osservati, giorno e notte, da milioni di occhi e sapere che, come diceva Giuseppe Prezzolini, non la beviamo più. Siamo tutti “apoti”.

Copyright © www.marcotravaglio.it per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved