Troppa liquidità sui conti correnti, è ora di investire

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Articolo di Alessandro Lo Verde, consulente finanziario di Palermo

Oggi più che mai stiamo assistendo ad un netto aumento di liquidità nei depositi bancari che al momento si è deciso di non investire. Avevamo già avuto le prime avvisaglie di conti correnti “lievitati” nel 2020 ma, visto il protrarsi delle condizioni rispetto al periodo storico che stiamo vivendo, il 2021 sta confermando il trend in crescita.

La pandemia Covid19 ha generato paure ed incertezze che hanno indotto i risparmiatori ad aumentare i depositi, quasi come a voler bilanciare le insicurezze del momento con la certezza del proprio gruzzoletto.

Il lockdown con le sue restrizioni, l’impossibilità di viaggiare, la chiusura di strutture ricreative ed il crollo degli acquisti, ha fatto certamente la sua parte nell’accumulo della liquidità extra depositata sui conti correnti.
Tale tendenza, a cui gli italiani sono per natura inclini, si è ancor più accentuata ed ha coinvolto anche i principali paesi Europei come Germania, Regno Unito e Francia, che hanno visto crescere la quantità  di risparmi parcheggiata sui conti correnti.

La situazione attuale è, per fortuna, destinata ad uscire da questa fase di stallo. La fiducia nei vaccini che potrebbero arginare i rischi di contrarre forme gravi di Covid 19, l’arrivo dell’estate che, come lo scorso anno, vede la carica virale abbassarsi e quasi scomparire, ma soprattutto la voglia di ritorno alla normalità e ad una vita sociale, tutti fattori che fanno intravedere una ripresa imminente.

Ma torniamo al nostro gruzzoletto stazionato in conto corrente in attesa di una destinazione ancora poco chiara.

La liquidità è aumentata di oltre 110 miliardi, è ora di investire

Parte di questi risparmi saranno sicuramente utilizzati per i consumi ordinari ma parte di essi rimarranno probabilmente depositati in attesa di una situazioni più chiara, perdendo delle opportunità a mio avviso uniche.
L’economia mondiale che comunque non si è mai arrestata in termini di crescita, vedrà inevitabilmente un periodo di forte ripresa in diversi settori, proprio come fosse una molla compressa, che dopo essere stata schiacciata al massimo schizzerà verso l’alto.

La relazione annuale di Bankitalia sul 2020 ha confermato cifre “importanti” stagnanti sui conti correnti pronte ad immettersi sul mercato per soddisfare bisogni e desideri messi da parte in attesa di tempi migliori. Allo stesso modo i fratelli d’oltralpe e il resto dei cittadini europei, che hanno accumulato svariati miliardi di risparmi in eccesso, sono pronti ad investire su viaggi, vacanze e quant’altro possa soddisfare la voglia di “ritorno alla vita”.

Se consideriamo questa prossima messa in moto dei vari settori, sarebbe opportuno che il risparmiatore valutasse acquisti anche in campo finanziario, per dare finalmente una destinazione a delle somme parcheggiate e sfruttare questo florido scenario economico.

2021: anno della rinascita?

Tutti questi fattori positivi lasciano ben sperare che il 2021 sarà l’anno della rinascita economica e chi investirà piccole o grandi somme nel mercato avrà l’opportunità di avere guadagni più o meno grandi, in relazione al fattore di rischio a cui vuole esporsi, alla somma che ha investito e soprattutto al tempo che destinerà alla crescita del capitale. Ciò non significa che spinti dall’euforia del momento tutti debbano passare da risparmiatori ad investitori.

Il mio consiglio è quello di affidarsi ad un esperto del settore risparmio, che analizzi la vostra situazione patrimoniale, la vostra disponibilità e, come fosse uno psicologo, dovrà gestire i comportamenti emotivi del singolo risparmiatore, sia in fase iniziale sia in corso d’opera.

Occhio all’inflazione!

Un altro aspetto che dovrebbe convincere il risparmiatore a limitare un’eccessiva liquidità e decidere di investire è l’imminente rialzo dell’inflazione, argomento non più in voga da qualche anno, ma che inizia a minacciare lentamente i risparmiatori erodendo le somme depositate prive di interesse facendone perdere potere di acquisto.

Concludo, ribadendo l’importanza della figura del Consulente Finanziario, professionista specializzato nella gestione dei risparmi. Per chi vorrà approfondire tale argomento, potrà consultare il libro “Gestisci i tuoi risparmi” edito da Dario Flaccovio e grazie al suo acquisto potrà sostenere un progetto benefico a favore dell’infanzia disagiata.

 

Questo articolo fa parte di una rubrica di Wall Street Italia dedicata ai consulenti finanziari che vogliono raccontare le loro esperienze e iniziative professionali. Se siete interessati a pubblicare una vostra storia scriveteci a: social.tfinance@triboo.it


L’autore è esclusivo responsabile del presente contributo, su cui non è eseguito alcun controllo editoriale da parte di T.Finance. Il presente articolo non può costituire e non deve essere considerato in nessun caso una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento, ne raccomandazioni personalizzate ai sensi del Testo Unico della Finanza