Quanto potrà valere la rappresentazione digitale, un video in buona sostanza, del nuovo trofeo della Coppa Italia? Per aggiudicarsi il titolo di proprietà esclusivo, garantito tramite blockchain, è necessario sborsare 70 milioni di dollari sulla piattaforma Crypto.com.
Stiamo parlando della prima rivisitazione del trofeo, ad opera dell’artista Diego Perrone, o meglio dell’unica copia disponibile di un filmato, della durata di 11 secondi, che vede la coppa ruotare su se stessa mostrandone ogni dettaglio. Nel maggio scorso lo stesso Nft era stato piazzato all’asta per 3.500 euro.
D’accordo, probabilmente nessuno sarà disposto a pagare quanto l’utente “cryptomaniac”, l’attuale proprietario del trofeo, sta richiedendo sulla piattaforma. Eppure, il fenomeno dei Non-fungible-token (Nft) è riuscito a far parlare di sé proprio per aver attirato l’interesse (e il denaro) di numerosi investitori, che pur di essere gli unici proprietari di un asset digitale sono disposti a pagare anche cifre enormi.
Ad esempio, la casa d’aste Christie’s arrivò a battere un’opera dell’artista digitale Beeple, “Everydays” per 69,3 milioni di dollari. La tecnologia blockchain garantisce la titolarità della proprietà, anche se in questo caso stiamo parlando necessariamente di oggetti immateriali.
Nft, l’accordo della Lega Calcio
Lo scorso 6 maggio la Lega Calcio aveva annunciato un accordo con Crypto.com per vendere sotto forma di Nft immagini digitali e filmati degli highlights delle partite di Serie A – oggetti che potranno a quel punto essere scambiati sulla piattaforma un po’ come delle figurine virtuali.
La prima e unica partita ad aver prodotto rappresentazioni Nft dei propri momenti-chiave è stata, finora, la finale di Coppa Italia fra Juventus e Atalanta. Un altro esempio eclatante: al momento l’utente “kiwinapoli” chiede 12.777 dollari per il filmato del gol della vittoria segnato dalla Juve.
Di quell’azione, si apprende dalla piattaforma, sono stati “stampati” 178 Nft, acquistati inizialmente per cifre nell’ordine delle centinaia di euro; con la speranza di poterle rivendere con profitto.
Per il momento, l’affare l’ha fatto soprattutto la Lega, che con relativamente poca fatica, incassa da ogni transazione il 10% dell’importo. Sinora gli Nft della Coppa Italia hanno prodotto volumi di scambio per 300mila dollari, di cui 30mila, dunque, sono andati alla Lega Calcio.