La fusione di Alitalia SpA con Air France-Klm Group non è accantonata, potrebbe ancora farsi una volta superato lo scoglio della ristrutturazione. Lo ha detto il sottosegretario ai Trasporti Raffaele Gentile a Bloomberg News.
“Noi dobbiamo già in autunno – spiega Gentile – porre sul campo questo tema della ristrutturazione dell’azienda Alitalia”. Ma una volta risolto questo problema verrà subito dopo l’altro, stando a quanto dichiarato dal sottosegretario, riferendosi al possibile acquisto di Alitalia da parte di Air France-Klm Group.
Il quotidiano francese Le Parisien scriveva la settimana scorsa che il governo sarebbe disposto a convincere Air France a rilevare Alitalia, qualora Enel SpA rinunciasse ad un’offerta per la francese Suez Sa.
“Che possano esserci trattative del genere è assolutamente possibile ed è plausibile, tuttavia, – continua il rappresentante del Governo – ribadisco il concetto che non può essere una contropartita rispetto al salvataggio di un’azienda decotta”. “L’azienda Alitalia deve essere un’azienda rimessa in condizioni di essere produttiva. Le intese internazionali che vanno promosse devono essere fatte nell’interesse del potenziamento del settore in cui si opera, in questo caso i trasporti, e non come contraccambio di altri settori,” ha dichiarato.
“Il primo problema è ristrutturare e rendere produttiva l’azienda in sé,” ha ribadito Gentile. “Successivamente, bisogna intessere rapporti con altre aziende e questa è una buona cosa perché risponde agli interessi della nostra stessa compagnia”.
Jean-Cyril Spinetta, amministratore delegato di Air France-Klm, aveva dichiarato il 12 luglio di ritenere che una fusione con Alitalia “avesse senso”. Alitalia doveva entrare nella fusione originaria tra Air France e Klm completata nel 2004. Fu estromessa all’epoca a causa delle crescenti perdite e dei problemi sindacali.
“Continuiamo a ritenere che il mercato italiano sia molto interessante per Air France-Klm,” disse Spinetta all’epoca, aggiungendo che “una fusione strategica è possibile.”
Alitalia ha annunciato a metà maggio una perdita pretasse e prima di voci straordinarie per il primo trimestre di 157 milioni di euro, in aumento dai 141 milioni di euro di un anno prima. L’aviolinea ha perso oltre 2 miliardi di euro negli ultimi cinque anni.
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