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UE: Pmi alla prova dell’innovazione

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L’ufficio di Bruxelles della Camera di commercio di Napoli informa sulle nuove iniziative della Commissione europea a sostegno delle Pmi.

La Commissione europea propone una serie di misure mirate a facilitare l’accesso delle Pmi a fonti di finanziamento esterno. Tale necessità scaturisce dalle difficoltà che le piccole e medie imprese affrontano nell’intraprendere attività innovative, operazione considerata ad alto rischio per i costi elevati delle transazioni e le scarse possibilità di lucro, specialmente per gli Istituti di credito.
La Commissione, in particolare, intende attuare le misure a supporto delle Pmi, attraverso l’implementazione del Cip, il programma europeo per la competitività e l’innovazione, dal quale dovrebbero risultare a disposizione delle Pmi finanziamenti per circa 30 miliardi di euro. Altri fondi proverranno, altresì, dal Fondo europeo per gli investimenti, dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, dalla Banca per lo sviluppo del Consiglio d’Europa e, dalla Bei, la Banca europea per gli investimenti.
L’Unione sosterrà le Pmi, sotto il profilo finanziario e degli investimenti.
La Commissione è intenzionata a creare delle occasioni d’incontro fra Pmi ed esponenti dei gruppi bancari europei, al fine di creare e rafforzare le relazioni fra questi due poli, promuovere il micro-credito, e concordare sistemi di alleggerimento fiscale per le giovani imprese e le imprese innovatrici.
La Commissione inoltre intende lavorare a stretto contatto con gli Stati membri, affinché possano essere eliminati gli ostacoli alla presenza di fondi di capitale di rischio, in particolare, perché in Europa vi è un tangibile squilibrio fra l’offerta di capitali di natura privata e la domanda di capitali da parte delle Pmi.
Proprio per questo, la Commissione ha recentemente adottato degli orientamenti su una possibile revisione del regime degli Aiuti di Stato, che garantirebbero una maggiore flessibilità per quanto riguarda gli investimenti congiunti di privati e Stato membro, con particolare attenzione alle imprese ad alto tasso tecnologico, e quindi, con elevato potenziale di crescita, e alle imprese nelle fasi iniziali d’attività.
Attualmente, la Commissione ha autorizzato aiuti del Governo italiano verso le Pmi del Mezzogiorno che svolgano attività innovative o siano in fase di ‘start-up’, per una cifra pari a 100 milioni di euro. Il sostegno finanziario, che è stato concesso alle regioni con basso tenore di vita e grave disoccupazione, e che sarà attivo fino alla conclusione del 2007, è stato giudicato compatibile alla normativa sugli Aiuti di Stato e conforme alle regole sulla concorrenza.