Istat: produzione industriale torna a flettere a maggio
Dopo cinque mesi di crescita mensile, la produzione industriale torna a flettere. Lo rileva l’Istat, spiegando che “a maggio 2021 l’indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dell’1,5% rispetto ad aprile.. In compenso, nella media del periodo marzo-maggio il livello della produzione cresce dell’1,2% rispetto ai tre mesi precedenti.
Inoltre, corretto per gli effetti di calendario, a maggio l’indice complessivo aumenta in termini tendenziali del 21,1% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21 contro i 20 di maggio 2020).
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.