Incendi devastanti in estate, gelate invernali, grandinate mai viste. Per i danni dovuti ad eventi estremi legati al clima i costi assicurativi sono ammontati a 40 miliardi di dollari nei primi sei mesi dell’anno.
Incendi e disastri naturali, la stima dei danni
I dati sono del colosso assicurativo Swiss Re e sono al di sopra della media decennale precedente di 33 miliardi di dollari e il secondo più alto mai registrato per un primo semestre dopo il 2011, quando i forti terremoti in Giappone e Nuova Zelanda hanno spinto il totale a 104 miliardi di dollari.
I disastri causati dall’uomo hanno innescato altri 2 miliardi di dollari di perdite assicurate stimate nella prima metà di quest’anno, meno del solito probabilmente anche per effetto della pandemia. Quasi 4.500 persone hanno perso la vita o sono scomparse in eventi catastrofici nel primo semestre.
Tra gli eventi peggiori di questi ultimi mesi, la tempesta invernale Uri negli Stati Uniti, le gravi alluvioni che hanno colpito l’Europa soprattutto in Germania, Belgio, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, e Svizzera, il caldo estremo di fine giugno in tutto l’ovest del Canada e degli Stati Uniti nordoccidentali, cosa che ha poi portato agli incendi nel Sud della California.
“I cambiamenti climatici – afferma Jean Haegeli, capo economista del gruppo Swiss Re – sono uno dei maggiori rischi per la società e per l’economia globale. La recente analisi dell’Ipcc conferma che in futuro ci dovremo aspettare condizioni meteorologiche piu’ estreme e l’urgente necessità di agire per limitare il riscaldamento globale”.
Delle perdite economiche totali stimate nella prima metà del 2021, 74 miliardi di dollari sono stati causati da catastrofi naturali, mentre i disastri causati dall’uomo hanno provocato altri 3 miliardi di dollari.
Un bilancio in peggioramento
Il rapporto avverte però che la prima metà dell’anno non è rappresentativa dei dati dell’intero anno, dal momento che il terzo trimestre è storicamente il più soggetto a perdite in termini di catastrofi naturali.
Ed accennando già alla seconda metà dell’anno, le inondazioni di luglio con distruzioni di proprietà e perdite di vite umane in Europa (gravissime quelle in Germania con una stima delle perdite fino a 6,5 miliardi di dollari) e in Cina, oltre ai violenti incendi in Grecia e in Italia.