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Wto: dazi, Mandelson difende Usa ed Europa

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“Il 70 per cento dei dazi pagati dai più poveri tra i Paesi in via di sviluppo non dipende dalle loro esportazioni verso l’Europa, ma da quelle dirette verso altri Paesi in via di sviluppo”. Il Commissario europeo al Commercio Peter Mandelson, nel suo intervento di ieri pomeriggio al Forum dei G20 con Europa, Stati Uniti e Giappone sul commercio internazionale in corso a San Paolo in Brasile, ha contestato l’accusa di protezionismo rivolta dai Paesi in via di sviluppo a Europa e Stati uniti a seguito dello stallo dei negoziati Wto.
”Le tariffe medie più alte sui prodotti agricoli non vengono imposte da Usa o Europa, ma da Paesi in via di sviluppo – spiega Mandelson in una nota -. I dazi medi più alti del mondo che gravano sui prodotti manifatturieri non dipendono dall’Europa e dagli Stati Uniti ma da quegli stessi Paesi”. Mandelson ha sottolineato i benefici ricevuti proprio dal Paese ospite, oltre che da India e Cina, dall’apertura dei mercati e dal multilateralismo. ”Liberare il commercio tra Sud e Sud – ha detto – aiuterebbe altri Stati a fare come il Brasile, e utilizzare il commercio per uscire dalla povertà”.
Il Commissario Mandelson ha sottolineato la responsabilità che Cina, India e Brasile devono sentire nel promuovere la liberalizzazione dei mercati a beneficio dei più poveri del pianeta.
”Il Ciclo di negoziati Wto – ha affermato il Commissario -, avviato a beneficio dei Paesi più poveri, ha bisogno dell’impegno dei nuovi centri di potere economico per assicurare che tutti possano guadagnare da un commercio libero ed equo”. Negli ultimi vent’anni, secondo Mandelson, un gruppo di grandi Paesi con economie dinamiche e in crescita ha fatto un balzo in avanti quasi senza precedenti. ”Brasile, Cina e India – ha continuato – sono cresciuti tanto rapidamente da raddoppiare il loro reddito pro capite ogni dieci anni. L’uomo d’affari dell’agricoltura del Brasile, l’imprenditore manifatturiero della Cina e l’ingegnere del software indiano determinano la competitivita’ globale”.
Per questo, ha ammonito Mandelson, ”nella nuova economia globale, diritti e responsabilita’ andranno inevitabilmente condivise in nuovi modi”. Respinte al mittente, dunque, dal Commissario, tutte le accuse di ”egoismo” rivolte a Europa e Stati Uniti.
”La salute e il dinamismo del sistema Wto e delle istituzioni internazionali che stanno determinando questo cambiamento fenomenale nell’economia globale – ha concluso Mandelson – si sposteranno gradualmente sulle spalle di coloro che si avvantaggiano di piu’ dell’apertura che il sistema sta creando”.