Crisi chip: Tesla costretta a stop produzione in Cina per alcuni giorni (Bloomberg)
Ad agosto Tesla ha temporaneamente interrotto alcune operazioni nella sua fabbrica di Shanghai a causa della carenza globale di semiconduttori. L’indiscrezione riportata da Bloomberg News conferma il riacutizzarsi della crisi dei chip. Parte di una linea di produzione nello stabilimento cinese è stata interrotta per circa quattro giorni ad agosto a causa della mancanza di chip comportando ritardi principalmente per il crossover del veicolo utilitario sportivo Model Y. La produzione nello stabilimento cinese è adesso tornata alla normalità.
Nelle scorse settimane Toyota ha dichiarato che taglierà la produzione globale del 40% a settembre rispetto al suo piano precedente proprio a causa della carenza di chip.
Breaking news
Le borse cinesi chiudono in rialzo in attesa della decisione sui tassi di interesse della banca centrale cinese. Shanghai e Shenzhen registrano aumenti significativi, trainati dal settore high-tech.
L’inflazione nell’Eurozona si conferma al 2% su base annua per ottobre 2024, come riportato da Eurostat, con un incremento rispetto al mese precedente. L’inflazione core, che esclude le componenti più volatili, rimane al 2,7%. Nell’intera Unione Europea, l’inflazione annuale sale al 2,3%.
La Borsa di Tokyo chiude in rialzo, sostenuta dai titoli del settore bancario e finanziario. Il Nikkei guadagna lo 0,5%, trainato da Sumitomo Mitsui Financial Group e Hachijuni Bank. Le aspettative di un aumento dei tassi da parte della Bank of Japan alimentano il settore.
Nestle ha abbassato il target di redditività a medio termine e aumenterà gli investimenti pubblicitari per stimolare le vendite.