Forum Ambrosetti, De Molli: ‘In 2020 crollo PIL mondiale 32 volte peggio della peggior crisi precedente’
“Il biennio 2020-2021 è stato incredibile, di rara complessità”. E’ quanto ha detto Valerio De Molli, amministratore delegato e managing partner di The European House Ambrosetti, nel discorso con cui ha dato il via alla 47esima edizione del Forum annuale The European House-Ambrosetti “Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”. L’evento si tiene come ogni anno a Villa d’Este, a Cernobbio.
De Molli ha ricordato le sfide economiche che l’Italia e tutto il mondo hanno dovuto affrontare a causa dello shock provocato dalla pandemia Covid-19:
“Il 2020 ha registrato la più profonda crisi globale mai vissuta dalla nostra generazione. Il crollo del Pil mondiale è stato 32 volte peggio della peggiore crisi precedente, mentre l’8,9% di contrazione del Pil italiano è stato il quarto peggiore dei 150 anni della storia dell’Italia, preceduto solo dai 3 anni della Seconda Guerra Mondiale. Oltre agli impatti economici, anche le conseguenze sociali della pandemia sono tstate enormi e asimmetriche, mettendo a rischio la tenuta dei paesi”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.