Editoriali

Come cambia l’Italia, l’intervista al ministro delle Infrastrutture Giovannini (VIDEO)

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A sei mesi dal suo insediamento, Wall Street Italia ha incontrato Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.  Nel corso dell’intervista è stato fatto il punto su numerosi aspetti legati alla ripresa dell’economia italiana e alle attività svolte dal ministero nei primi sei mesi di attività.

Secondo Giovannini in questa prima fase al ministero sono state seguite quattro linee strategiche.

La prima riguarda il rilancio degli investimenti anche in vista del recovery plan. In particolare, sono state sbloccate le opere pubbliche «incagliate» attese da molto tempo. Poi sono state semplificate le normative sui contratti per accelerare l’iter autorizzativo. Inoltre sono stati definiti percorsi più rapidi per realizzare gli interventi del recovery plan (Pnrr) entro il 2026.

La seconda area di intervento riguarda la transizione ecologica e digitale che vedrà lintroduzione di criteri di sostenibilità nella programmazione e la progettazione delle infrastrutture per le quali è stato previsto anche un rafforzamento della sicurezza.

La terza area di intervento è quella di affrontare emergenze e criticità nei trasporti, in particolare quelle legate al Covid-19.

Infine, la quarta area di lavoro riguarda la trasformazione del modo di lavorare del ministero grazie anche all’assunzione di ricercatori ed esperti di tecnologia.

Con il ministro è stato fatto poi il punto sul balzo del Pil italiano negli ultimi trimestri. “Trasformare il rimbalzo di quest’anno in una crescita duratura per i prossimi è vera la sfida del recovery plan” ha ricordato Giovannini che, sul tema dell’aumento dei prezzi Giovannini ha evidenziato che una fiammata in una fase di ripresa così robusta non può essere definita inflazione vera e propria che consiste invece in un aumento dei prezzi persistente e continuo. “È necessario in ogni caso monitorarne attentamente l’evoluzione e intervenire sul fronte dell’offerta dei beni per evitare un aumento significativo e duraturo” ha sottolineato.

Sul tema del debito pubblico il ministro ha ricordato che è importante agire sia sul fronte della crescita economica sia della spesa pubblica che deve essere indirizzata verso investimenti nei settori produttivi.

Vista l’enorme massa di liquidità ferma sui conti correnti dei risparmiatori e delle imprese Giovannini ha ricordato che il risparmio può essere indirizzato anche verso investimenti di medio lungo termine. “Il forte interesse registrato per gli investimenti ESG evidenzia che c’è una domanda di risparmio con una finalità precisa, non solo di rendimento. Questo risparmio può essere orientato dagli intermediari per essere impiegato nell’ottica della sostenibilità”.

Giovannini ha infine ricordato che la demografia si conferma uno degli elementi più importanti per la ripresa dell’economia italiana: “Il ricambio generazionale è importante per dare delle prospettive qualitative e quantitative per chi vuole investire nel nostro paese. È necessario investire nel capitale umano cercando di evitare che i giovani più qualificati vadano a lavorare all’estero, alzando ad esempio i salari di ingresso e modificando i percorsi di carriera per trattenere i lavoratori più qualificati e per attrarne di nuovi anche dall’estero”.