Elezioni Germania, per favorito Scholz (Spd) spunta indagine per riciclaggio
In una campagna elettorale dai toni a tratti noiosi il favorito nei sondaggi per la corsa alla guida della Cancelleria, l’attuale ministro delle Finanze socialdemocratico Olaf Scholz, è stato coinvolto in un’indagine per riciclaggio.
Ieri sera Scholz è stato ascoltato alla Commissione Finanze del Bundestag in merito all’indagine della procura di Osnabrueck sulla Fiu, l’unità investigativa anti-riciclaggio tedesca che fa capo al suo ministero.
Per il suo partito, la Spd si tratta di un complotto dietro il quale ci potrebbe essere Armin Laschet il candidato della Cdu che sta sprofondando nei sondaggi a meno di una settimana dalle elezioni in Germania. Ma gli attacchi a Scholz sono arrivati anche dai Verdi, teorici futuri alleati dopo le urne. Dalla Spd rispondono tacciando le polemiche come strumentali.
Anche Florian Troncar della Fdp ha attaccato sostenendo che esistono malfunzionamenti e aree libere dal diritto.
Elezioni Germania, le indagini in corso
La vicenda ha inizio il 9 settembre quando erano state effettuate delle perquisizioni negli uffici del Ministero di Berlino, ed ha per oggetto il comportamento scorretto di un dipendente del dipartimento “Financial Intelligence Unit” (Fiu) della dogana di Colonia che dipende dal dicastero guidato da Scholz che non avrebbe girato alla polizia e alle procure informazioni su possibili operazioni di riciclaggio.
In particolare la Fiu è accusata di omissione di atti di ufficio per la mancata esecuzione di accertamenti dopo le segnalazioni di alcune banche su sospetti di riciclaggio per milioni di euro. I trasferimenti non sarebbero stati segnalati dalla dogana alle autorità competenti.
L’indagine dei magistrati della Bassa Sassonia era stata avviata nel 2020 e per questo alla Spd parlano di giustizia ad orologeria.
Ieri Scholz, a pochi giorni dalle elezioni in Germania, ha difeso l’attività della Financial Intelligence Unit sostenendo che negli ultimi tre anni i funzionari hanno raccolto più che negli ultimi trenta, sottolineando anche il potenziamento dei funzionari in organico e delle strutture informatiche. Ci sono sicuramente “domande aperte” ma “non è il caso di farne uno sciocco spettacolo da campagna elettorale” ha precisato il candidato cancelliere.