Le criptovalute sono le protagoniste nel campo degli investimenti di ultima generazione e per questo spesso sono anche usate in nuove e alquanto bizzarri tentativi di truffa. Parliamo delle criptovalute, da Bitcoin ad Ethereum al Dogecoin è ormai cripto-mania.
Recentemente la Guardia di Finanza di Milano ha aperto un’inchiesta su una “complessa e bizzarra truffa nel campo delle opere d’arte e delle criptovalute” come si legge nelle carte ufficiali in cui sono state coinvolte circa 200 persone raggirate con il miraggio di acquistare micro quadri nascosti nelle opere di Leonardo Da Vinci.
La bizzarra truffa che coinvolge Leonardo Da Vinci
Due persone spacciatisi per consulente finanziario e avvocato sono finite agli arresti domiciliari. Come riporta l’Ansa, una donna è stata raggirata per 125mila euro, cifra che doveva essere spesa per l’acquisto di dodici finti “micro quadri nascosti nei quadri di Leonardo da Vinci” e 32 ‘frazioni digitali’ di opere della pittrice romena Alina Ciuciu (estranea alle alle indagini).
Alla vittima in particolare è stato “proposto di aderire ad un fondo di investimento che aveva come finalità quella di diffondere una International Web Gallery creando una rappresentazione digitalizzata delle più importanti opere d’arte”. Ogni opera, le veniva spiegato con accattivanti brochure, “sarebbe stata frazionata in singole porzioni di cui chi avesse aderito al fondo sarebbe divenuto proprietario e il titolo di proprietà sarebbe stato costituito per ciascuna frazione da un ‘token’, una sorta di gettone digitale il cui valore sarebbe rapidamente salito nel giro di pochi anni”, così dicevano, “sino a decuplicarsi ‘per effetto automatico della crescita di valore dell’arte mondiale”.
E’ l’ennesima truffa che si scopre recentemente e che riguarda le valute digitali. Poco tempo fa, è stata scoperta in Alto Adige dalla Guardia di Finanza, una truffa sul modello di vendita piramidale, paragonabile al tipico «Schema Ponzi», in cui l’investitore consegue dei guadagni solo se riesce a reclutare nuovi aderenti, avente per oggetto la vendita di criptovalute.
Non solo ignari investitori. Nel mirino di questi cripto-delinquenti anche vittime illustri. E’ il caso della madre di Valeria Marini, Gianna Orrù, a cui sono stati sottratti oltre 330mila euro dal produttore cinematografico Giuseppe Millazzo che sarebbe riuscito a convincere l’80enne signora a farsi versare l’ingente cifra sul suo conto personale, dietro la promessa di ingenti guadagni grazie al trading di criptovalute.
I consigli per non cadere in una truffa con le criptovalute
Quando si sente parlare di criptovalute, spesso si ci lascia impressionare dai facili guadagni promessi e cadere vittime di esperti truffatori. Chi volesse investire nell’universo della moneta digitale tenendosi alla larga dai delinquenti, è bene che conosca tre segnali di avvertimento che riporta il sito Doveinvestire.com.
In primo luogo è bene verificare l’esistenza della blockchain. Le criptovalute operano su reti blockchain. Non è necessario sapere esattamente come funziona, ma è necessario sapere che senza di essa i token crittografici non possono esistere.
Diffidate da chi vi dice la blockchain è ‘in sviluppo’ o ‘in procinto di essere rilasciata’ (…) Qualsiasi blockchain legittimo avrà un sito Web di accompagnamento che consente di esplorare o scansionare le transazioni per verificarne l’esistenza.
Digita il nome del token e ‘blockchain explorer‘ o ‘blockchain scan‘ in un motore di ricerca per trovarlo. Se il token ha una propria rete blockchain (o sta operando su Ethereum), dovresti essere in grado di vedere se le cose stanno andando bene lì, con molte attività recenti.
In secondo luogo, occhi aperti quando ci sono suggerimenti degli ‘amici’. Cosa significa? Spesso i truffatori promettono ritorni stellari se convinciamo altri nostri amici a seguirci nell’investimento o ci lasciamo “sedurre” da persone poco professionali.
Non ascoltare consigli sulle criptovalute da un cugino perduto da tempo o da un ex compagno di lavoro che ti ha appena fatto amicizia su Facebook. Vai su siti Web di monitoraggio dei prezzi come CoinMarketCap, CoinGecko o CoinPaprika e cerca monete a grande capitalizzazione (o promettenti criptovalute a bassa o media capitalizzazione, se preferisci).
Infine è bene sapere che quando si tratta di criptovalute, come in realtà di qualsiasi bene su cui investe, sicurezze non ne esistono.
Non esiste un supercomputer, uno strumento di intelligenza artificiale o una bacchetta magica in grado di garantire qualcosa nel mondo crittografico. Se qualcuno afferma che può rimuovere l’elemento di rischio dalle criptovalute per te, sta cercando di truffarti.