La paura di nuove tasse spinge le ricchezze tedesche in Svizzera
Il timore di una coalizione di sinistra che estrometterà dal governo tedesco la Cdu, introducendo nuove tasse, sta incrementando gli afflussi di capitali dalla Germania alla Svizzera. E’ quanto rivelano alcune fonti bancarie a Reuters.
I dati della Banca dei Regolamenti Internazionali mostrano che i depositi delle famiglie e delle aziende tedesche presso le banche in Svizzera sono saliti di quasi 5 miliardi di dollari a 37,5 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2021 (escluse azioni, obbligazioni o prodotti finanziari). Ma gli addetti ai lavori affermano che gli afflussi sono continuati: “Ho registrato una quantità di nuovo denaro superiore alla media negli ultimi tre mesi”, ha detto un consulente veterano di una grande banca svizzera che tratta principalmente con i risparmiatori tedeschi.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.