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Putin: aumentate le forniture di gas russo in Europa. Si raffreddano i future

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Il mercato del gas è andato incontro a forti fluttuazioni in seguito alla decisione da parte della Russia di incrementare le forniture dirette verso l’Europa. Il Paese, ha affermato il presidente Vladimir Putin, sta già aumentando i flussi ed è pronto a dare il suo contributo per stabilizzare i prezzi di questa materia prima fondamentale, fra le altre cose, per la produzione di energia elettrica in Italia. Putin ha dichiarato che le vendite di gas russo in Europa raggiungeranno un nuovo record annuo in seguito a tale incremento e il transito dai gasdotti ucraini andrà a superare i livelli previsti dal contratto con Kiev. Gazprom, ha affermato il presidente russo, starebbe già superando di oltre l’8% gli obblighi contrattuali relativi alle forniture.

I future del gas britannici con consegna a novembre sono stati sull’ottovolante, con un rialzo vicino al 40% a inizio giornata a 4 sterline, per poi crollare a 2,87 sterline in seguito all’annunciato incremento delle forniture in Europa da parte di Gazprom, la compagnia energetica russa.

 

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Vari osservatori hanno accusato la Russia di aver centellinato le forniture di gas verso l’Europa per velocizzare la definitiva approvazione del gasdotto Nord Stream 2, un progetto a lungo osteggiato dagli Stati Uniti. L’infrastruttura, completata ad inizio settembre, è stata presentata dal Cremlino come un possibile elemento d’aiuto per la stabilizzazione dei prezzi del gas, poiché consentirebbe di raddoppiare le forniture russe verso la Germania. Al contrario Putin ha definito “economicamente svantaggiosa” la consegna attraverso le infrastrutture che passano dall’Ucraina. La Russia ha respinto le accuse di manipolazione a fini politici e lo stesso Putin ha affermato che è stata l’Europa a commettere “errori” sul mercato del gas.

Nel suo intervento, tenuto in diretta televisiva e alla presenza dei funzionari energetici, il presidente russo ha dichiarato che “la politica dei contratti di breve termine” scelta dall’Europa “si è rivelata sbagliata”. E un altro errore rinfacciato da Putin sarebbe stato quello di aver puntato sulle energie rinnovabili, che avrebbe contribuito ai rincari del gas osservati negli ultimi mesi. Parte del deficit energetico sperimentato in Europa, infatti, è stato dovuto al poco vento soffiato nei mesi scorsi che ha ridotto la produzione di energia eolica.