Economia

Pagamenti digitali in crescita grazie al cashback: verso 300 mld a fine anno

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Congelato lo scorso luglio dal governo Draghi, il cashback ha messo le ali ai pagamenti digitali, che nei primi sei mesi del 2021 sono aumentati del 23% raggiungendo i 145,6 miliardi, compensando il calo del 2020.
A trainare sono soprattutto i pagamenti contactless, che superano i 52 miliardi di euro (+66% in un anno). Un risultato di tutto rispetto raggiunto nonostante le parziali chiusure e la riduzione dei consumi per l’emergenza sanitaria.

Sono alcuni dei risultati dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, secondo cui a fine anno “supereremo quota 300 miliardi di euro di pagamenti digitali, con un incremento maggiore rispetto ai livelli pre pandemia”, spiega il direttore dell’Osservatorio, Ivano Asaro.

Ma anche i pagamenti da smartphone sono in volata con 2,7 miliardi di transato, il doppio in un anno. L’aumento del numero di transazioni digitali è ancora più deciso di quello a valore (+41%) e lo scontrino medio, soprattutto grazie agli incentivi, scende di oltre l’11% in un anno, da 51,7 a 45,7 euro.

All’interno di questo segmento, che vede la presenza di player internazionali come Apple Pay e Google Pay, Satispay è arrivato a rappresentare il 30% dell’intero comparto, con un numero di transazioni pari a 25 milioni. Analizzando invece il volume transato attraverso sistemi non NFC (quindi non collegati al modello tradizionale delle carte di credito come quelli offerti da Big Tech), il volume complessivo dei pagamenti si attesta a €400 milioni, di cui ben il 75% è passato da Satispay.

Bene anche HYPE, che nel primo semestre 2021 mostra una crescita più del doppio superiore a quella del mercato. Nel primo semestre 2021, il valore totale dei pagamenti digitali tramite HYPE (con carta, online o con app) è cresciuto del 67%, registra invece un incremento dell’80% il numero di transazioni che arrivano a oltre 25 milioni (erano 35 milioni in tutto il 2020).

Crescita a doppia cifra in tutti i segmenti relativi ai pagamenti: e-commerce (+83% del volume Totale, +93% del numero delle transazioni), pagamenti con carta (+68% del volume Totale, +81% del numero delle transazioni), pagamenti di bollette, bollettini e ricariche telefoniche (+33% del volume Totale e +19% del numero delle transazioni), infine nei pagamenti in negozio tramite smartphone/waerables (+54% del volume Totale e +67% del numero delle transazioni).

In crescita anche le transazioni di piccoli importi

Per il responsabile scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, Alessandro Perego, “nonostante il contante rappresenti ancora il mezzo di pagamento più utilizzato, l’aumento delle transazioni digitali è senza dubbio un segnale positivo, soprattutto a fronte dell’emergenza sanitaria”. In parallelo, “sono anche diminuiti i prelievi di contante. Questo perché il cashback e il super cashback “hanno spinto molti cittadini a fare transazioni anche di piccolo importo con la carta“, appunto.

I numeri semestrali mostrano come “gli incentivi promossi dal Governo abbiano avuto un effetto positivo sui pagamenti digitali, stimolando anche i consumi”, aggiunge Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio Innovative Payments, auspicando che “il piano di incentivi possa essere ripreso, al fine di coinvolgere un numero maggiore di cittadini e mantenere l’iniziativa attiva più a lungo, rendendo il pagamento digitale la nuova normalità”.

Resta a questo punto da capire se il governo Draghi farà ripartire da gennaio 2022 il programma voluto dal Governo Conte e sospeso a luglio. Mercoledì il ministro dell’Economia Daniele Franco ha riconosciuto che lo strumento voluto dal governo Conte “è stato molto importante per recuperare e muovere verso i pagamenti elettronici, che facilitano il contenimento dell’evasione“, ma è sembrato scettico sulla possibilità di reintrodurlo ribadendo la necessità di un‘analisi costi-benefici.