Putin vede valore nelle criptovalute ma “troppo presto per usarle nel trading del petrolio”
Endorsement del presidente russo Vladimir Putin nei confronti delle criptovalute che, a suo dire, hanno un valore, anche se non è convinto che, almeno per il momento, possano sostituire il dollaro USA nel commercio di prodotti petroliferi. “Troppo presto per parlare del commercio di risorse energetiche in criptovaluta” ha detto durante un’insevusta alla CNBC.
Alcuni mesi fa, il vice primo ministro russo, Alexander Novak, non aveva escluso che l’addio della Russia ai contratti sul greggio denominati in dollari, in presenza di nuove sanzioni economiche.
Alla domanda se bitcoin o un’altra criptovaluta possano essere utilizzati come alternativa al dollaro, Putin ha affermato che è “Le criptovalute non sono ancora supportata da nulla. Potrebbe esistere come mezzo di pagamento, ma penso che sia troppo presto per parlare del commercio di petrolio in criptovaluta”. Tra le potenziali barriere all’utilizzo delle criptovalute, il leader russo ha anche segnalato il massiccio consumo di energia.
Oggi intanto i prezzi del bitcoin si aggirano intorno 57.588,10 dollari. Un valore che secondo gli analisti è destinato ad aumentare entro fine anno, quando alcuni esperti vedono le quotazioni in rialzo fino a 70 mila dollari.
Russia: avanti nel processo di addio al dollaro
Putin non ha usato mezzi termini in merito all’ipotesi della Russia di abbandonare la dipendenza dal dollaro.
“Credo che gli Stati Uniti commettano un enorme errore nell’usare il dollaro come strumento sanzionatorio”, ha affermato. “Siamo costretti. Non abbiamo altra scelta che passare ad altre valute”. “A questo proposito, possiamo dire che gli Stati Uniti mordono la mano che li nutre”, ha aggiunto Putin. “Questo dollaro è un vantaggio competitivo. È una valuta di riserva universale e gli Stati Uniti oggi la usano per perseguire obiettivi politici e di conseguenza danneggiano i loro interessi strategici ed economici”.
A giugno, la Russia ha annunciato che avrebbe azzerato azzererà gli asset del fondo sovrano in divisa americana. Al suo posto, saranno intensificati gli investimenti in euro, yuan e oro.