Analisti divisi sul Campari. Il titolo del gruppo, fondato in Italia nel 1860 ed oggi il sesto a livello globale nel settore degli spirit di marca, non mette d’accordo gli esperti, divisi tra chi considera il titolo da comprare (buy) e, chi invece, crede sia meglio adottare un atteggiamento cauto o addirittura vendere.
Campari, gli ultimi giudizi degli analisti
Tra i più positivi gli analisti di Ubs, che lo scorso 19 ottobre hanno confermato il rating “buy” sul titolo, alzando l’obiettivo di prezzo da 13,50 a 14,30 euro per azione, contro i 12,5euro a cui si attesta al momento il titolo.
Secondo gli analisti, che hanno anche alzato del 3% le stime sull’utile per azione 2021-2023, “Aperol e i prodotti Global Priorities ad alto margine porteranno risultati migliori delle stime nel terzo trimestre”. Gli analisti della casa elvetica hanno spiegato che “la revisione al rialzo delle previsioni riflette motivazioni legate ai consumi e al clima”.
In particolare, spiegano gli esperti, “il gruppo beneficia delle riaperture e del conseguente aumento della domanda e dei consumi nei locali, anche se gli investitori si chiedono quanto questo possa durare”. Inoltre, “Campari non è immune all’impatto delle condizioni meteorologiche, ma riteniamo che un clima più freddo nell’Europa Occidentale abbia un impatto molto meno significativo, tanto più che in Italia è stato migliore rispetto al 2020”.
Una promozione è arrivata anche dagli analisti di Citi, che hanno deciso di ritoccare al rialzo il prezzo obiettivo portandolo a 12,80 euro dai 12,40 della precedente indicazione. Gli esperti della banca di investimento hanno inoltre confermato il giudizio “neutral“.
Non tutti vedono rosa sul titolo. Nell’ultima settimana giudizi molto più cauti sono arrivati da Intesa SanPaolo e Equita sim, che hanno confermato il giudizio hold, con un prezzo obiettivo rispettivamente a 10,7 e 11 euro. In entrambi i casi, si tratta di quotazioni sotto i livelli attuali.
Più negativa la raccomandazione di acquisto arriva da Alphavalue, che invece consiglia di ridurre il titolo in portafoglio (reduce) con un prezzo obiettivo di 11,60 euro. Stesso target price emesso da Morgan Stanley, che invece sul titolo ha un rating di equalizzerei weight.
Considerano il titolo troppo caro rispetto al suo fair value, Morningstar e RBC Capital con giudizi rispettivamente a sell (vendere) e underform (farà peggio del mercato) e target price a 9,30 e 8,90 euro.
Da inizio anno, le azioni Campari hanno segnato un aumento del 40% circa, portando a +180% il saldo a cinque anni.
Avanti piano buy-back
Lo scorso 12 ottobre, il gruppo, nell’ambito della vigente autorizzazione all‘acquisto di azioni proprie da destinare al servizio dei piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, ha comunicato di aver acquistato, dal 4 all’8 ottobre 2021, complessivamente 182.100 azioni proprie al prezzo medio di 12,2625 euro per azione per un controvalore pari a 2.232.998,84 euro.
Sul fronte dividendi, lo scorso aprile l’assemblea degli azionisti di Campari ha deliberato di distribuire un dividendo di 0,055 euro per azione, in linea con l’anno precedente. La cedola è stata staccata lunedì 19 aprile 2021.
Via a piano di azionariato diffuso per i lavoratori
Nel frattempo, Campari ha raggiunto un accordo con i sindacati per introdurre nel contratto integrativo un Piano di partecipazione azionaria per tutti i lavoratori, che sarà operativo da inizio 2022. I potenziali sottoscrittori sono tutti i 4mila addetti dei 22 impianti produttivi del gruppo. In Italia, il gruppo ha la sede centrale a Sesto San Giovanni e 4 stabilimenti a Canale, Novi Ligure, Alghero e Caltanissetta.