Consulenza Finanziaria tra smart working e un modello di lavoro ibrido
Articolo di Giovanni Riccitelli, Consulente Finanziario di Napoli
In questi ultimi mesi abbiamo sentito parlare molto di Smart Working, che a seguito del Coronavirus è diventato sempre di più una modalità di lavoro consolidata.
Molte Banche, oggi, considerano l’ufficio un concetto ormai superato.
Ovviamente non si può prescindere da un modello di lavoro ibrido, che permetta di lavorare in totale flessibilità . Utilizzare l’ufficio permette, infatti, al Consulente Finanziario di non perdere la socialità , creando occasioni di incontro e di confronto.
Un buon lavoro però può essere fatto anche senza stare esclusivamente in ufficio e ciò lo dimostra la crescente raccolta che oggi le reti di consulenza finanziaria stanno realizzando. Abbiamo avuto un incremento esponenziale del risparmio gestito negli ultimi anni – come risulta dai dati Assoreti di Settembre 2021 – riportati di seguito:
- nella prima metà dell’anno le Reti di consulenti finanziari realizzano una raccolta netta pari a 28,8 miliardi di euro; i volumi di attività aumentano così del 28,3% rispetto ai risultati dei primi sei mesi del 2020. Le dinamiche di crescita, comunica Assoreti in un nota, si focalizzano sul comparto del risparmio gestito con investimenti netti complessivi più che raddoppiati (+136,6% a/a) e pari a 21 miliardi di euro; il 72,9% dei flussi di raccolta si concentra, quindi, sui fondi comuni, sulle gestioni individuali e sui prodotti assicurativi e previdenziali
- il risultato di raccolta realizzato sulla componente amministrata del portafoglio si attesta a 7,8 miliardi di euro, con una contrazione del 42,5% a/a. Più della metà dei volumi totali di raccolta viene realizzata nel periodo aprile-giugno (15,8 miliardi di euro) con la conferma della maggiore predisposizione all’investimento in prodotti del risparmio gestito (10,7 miliardi). L’attività di raccolta e l’andamento dei mercati finanziari spingono la valorizzazione del portafoglio dei clienti delle Reti ad un nuovo massimo storico; a fine giugno gli asset valgono quasi 745 miliardi di euro con un incremento su base annua più consistente per la componente finanziaria/assicurativa/previdenziale. L’incidenza della liquidità in portafoglio torna ai livelli pre-pandemia. Aumenta anche il numero di clienti seguiti dai consulenti finanziari abilitati all’offerta, ora pari a quasi 4,8 milioni; nei primi sei mesi dell’anno sono circa 157 mila i nuovi clienti delle Reti
Lavorare per una Banca con una forte connotazione digitale
Nel tempo, sono cambiate le abitudini di lavoro, ma lavorare in una Banca con un forte spirito digitale sicuramente ha permesso di essere pronti sin da subito a tale cambiamento. La tecnologia oggi permette di essere completamente autonomi da remoto nella gestione del cliente, dall’apertura del conto alle operazioni più complesse, come la consulenza, la formulazione e la condivisione di proposte di investimento personalizzate che possono essere accettate e sottoscritte tramite firma digitale, consentendo una notevole ottimizzazione dei tempi.
Il bravo Consulente Finanziario deve saper mantenere l’efficacia della relazione a distanza ed essere più vicino al cliente, abbattendo le barriere e dando il supporto necessario di fronte all’evoluzione e alle varie dinamiche del mercati finanziari.
Importante sicuramente è il supporto del Team, che con basi solide e relazioni consolidate permette di essere più performanti. Da soli non si va da nessuna parte, un pò come i calciatori, il singolo non può giocare una partita ma è il gruppo che alla fine fa la differenza.
La consulenza finanziaria da remoto
Nei nuovi modelli di servizio digitali, si affermano sempre di piĂą le tecnologie di comunicazione Web-mobile, non solo in modalitĂ audio, ma anche attraverso chat e video, principalmente per la condivisione a distanza di informazioni e documenti. In particolare, molto efficace risulta essere la comunicazione testuale utile per servire una platea variegata di clienti.
La condivisione di documenti da remoto è la soluzione che si sta rivelando particolarmente efficace, in quanto rende possibile la trasmissione di documentazione a distanza in tempo reale.
Spesso, per i clienti, durante la conversazione con il proprio Consulente Finanziario, nasce l’esigenza di condividere informazioni, dati e grafici a video. É chiaro quindi che l’obiettivo di una relazione efficace tra consulente e cliente sia quello di generare la migliore Digital Customer Experience possibile, che a sua volta riesca a rendere un cliente più fedele, riducendo i costi e aumentando di conseguenza la durata del rapporto.
La direzione nell’attuale contesto
Secondo un articolo di “La Repubblica” Economia Affari&Finanza:
Si assiste ad una ulteriore crescita dell’utilizzo dei canali digitali da parte della clientela nella movimentazione dei portafogli, sia per le operazioni su prodotti gestiti che per quelle su prodotti del risparmio amministrato.
Le modalità di interazione con clienti e colleghi sono cambiate e probabilmente non si tornerà indietro: oltre il 90% dei consulenti finanziari ritiene che alcune attività fondamentali della propria professione si trasformeranno, con una crescita della gestione dei clienti da remoto, della web collaboration e dell’onboarding digitale.
Si ritiene che lo shock dovuto alla crisi potrĂ avere un effetto catalizzatore per la trasformazione digitale della consulenza, basti pensare che oltre il 70% dei consulenti si aspetta un aumento della richiesta da parte dei clienti di piattaforme per la consulenza da remoto.
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Questo articolo fa parte di una rubrica di Wall Street Italia dedicata ai consulenti finanziari che vogliono raccontare le loro esperienze e iniziative professionali. Se siete interessati a pubblicare una vostra storia scriveteci a:Â social.tfinance@triboo.it
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