Kkr pronto a ritoccare verso l’alto l’offerta su Tim. È bastato questo rumor, subito smentito, per far scattare verso l’alto le azioni Tim. In mattinata, le azioni, dopo che per alcuni minuti non facevano prezzo, sono entrate in contrattazione a 47 centesimi, dai 43 della chiusura di ieri e dagli 0,505 euro della manifestazione di interesse di Kkr, per poi attestarsi a 0,4593 (+6,8%).
Ieri sera alcune indiscrezioni riportate da Bloomberg, ma successivamente smentite, riportavano dal lato dell’offerente un aumento dell’offerta verso 0,70-0,90 euro per azione, dopo quella di lunedì scorso. Una decisione, quella del rilancio, che prende le mosse dalla necessità du superare la resistenza di Vivendi.
Il gruppo guidato da Vincent Bolloré, che tuttora detiene una quota di oltre il 23,7% delle azioni Tim, non avrebbe intenzione di cederle ad un prezzo inferiore a quanto pagato all’epoca ( 1,03 euro).
Per quanto riguarda l’attuale offerta indicata da Kkr per Tim, il portavoce di Vivendi fa sapere, come già emerso ieri, la posizione della media company francese: “non rispecchia il reale valore di Tim”.
L’asset è fondamentale per i fondi europei del Piano nazionale di ripresa e resilienza per la transizione digitale, mentre si attende il Cda di venerdì. Intanto i sindacati il primo dicembre saranno ricevuti dall’azienda e chiedono l’intervento del Governo a garanzia dei livelli occupazionali – 40mila lavoratori diretti e 60 mila con l’indotto – e si dicono pronti alla mobilitazione.
Tim: l’offerta di Kkr
Il fondo Usa Kkr ha presentato una manifestazione d’interesse sul 100% delle azioni ordinarie e di risparmio della società italiana di tlc. Sul piatto la Kohlberg Kravis Roberts & Co mette 0,505 euro per azione, prezzo che valuta la società italiana 11 miliardi di euro, ovvero il 45% in più rispetto alla capitalizzazione alla chiusura di Borsa venerdì scorso, quando le azioni ordinarie erano quotate 0,3465 euro. Se si guarda poi al minimo toccato a inizio novembre il premio è del 60% e del 55% se calcolato sugli ultimi 30 giorni.
Giorgetti: “difenderemo rete”
In questo contesto in serata arrivano le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha ribadito la posizione del governo dopo che due giorni fa il supercomitato di ministri ed esperti – istituito per vigilare su un asset strategico come la rete, – si è riunito per una prima ricognizione del dossier, rinviando ogni valutazione dopo le decisioni del cda di Tim di venerdi’ .
“Il Governo valuterà giustamente l’interesse pubblico che è sotteso a una rete che ha profili anche strategici quando l’Opa ci sara’ e quando il piano sarà dettagliato. In questo momento c’è soltanto una manifestazione di interesse. La lettera del fondo Kkr definisce l’opa come amichevole, ma aspettiamo i dettagli per vedere in che cosa consiste”, ha detto Giorgetti, confermando l’apertura del governo agli investimenti esteri, valutati in modo “molto positivo” se dispiegati “a condizioni di ragionevolezza”, e la neutralita’ sul futuro dell’ad, Luigi Gubitosi, che Vivendi vorrebbe rimuovere: l’esecutivo “non si esprime sul management”.