Stellantis in rialzo sul Ftse Mib nonostante tonfo immatricolazioni in Italia e US
In tenuta oggi Stellantis, tra i pochi segni più con a 16,07 euro (+0,42%) dopo che ieri aveva segnato oltre +5% con il suo ceo Carlos Tavares che ha indicato la possibilità di raggiungere in anticipo le sinergie di 5 mld di euro indicate al momento della fusione FCA-PSA.
Intanto, i dati sulle immatricolazioni auto in Italia vedono il gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA segnare -33,3% a/a a novembre 2021 con l’immatricolazione di 36.500 unità. Da inizio anno il gruppo segna +6% a 520 mila unità. Negli Stati Uniti, mercato principale per Stellantis con circa il 31% dei volumi del gruppo, la seasonally adjusted annual rate (SAAR) è calata del 17% a/a a 12,86 mln (-25% rispetto al 2019), portando il totale YTD a 15,16 mln (+6% a/a e -10% rispetto al 2019). “Il calo su tutti i mercato è principalmente imputabile al noto shortage di semiconduttori, leggermente peggiore rispetto alle attese. Riteniamo che buona parte di questi minori volumi venga compensato da effetto prezzo mix”, commenta Equita SIM.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.