Ubs, Barclays, Rbs, Hsbc e Credit Suisse sono le cinque banche a cui la Commissione europea ha comminato una maxi multa a 344 milioni di euro. Per le prime quattro banche la multa ammonta a 261 milioni di euro mentre per l’istituito svizzero è stato decisa una sanzione di 83 milioni. L’accusa è di aver creato un cartello sul Forex, il mercato dei cambi.
Le cinque banche in sostanza si scambiavano informazioni sensibili e concordavano i movimenti sulle valute attraverso chat riservate.
Le attività di trading spot in valuta estera sono uno dei più grandi mercati finanziari del mondo”, ha affermato la vice presidente della Commissione europea, Margrethe Vestager. “Il comportamento collusivo delle cinque banche ha minato l’integrità del settore finanziario a scapito dell’economia europea e dei consumatori”, ha aggiunto la titolare dell’antitrust europeo.
L’indagine della Commissione ha rivelato che “alcuni trader incaricati del trading spot Forex delle valute G10 (ovvero le dieci più commerciate al mondo, ndr), agendo per conto delle banche multate, hanno scambiato informazioni sensibili, piani di trading e occasionalmente hanno coordinato le loro strategie di attraverso una chat room professionale online chiamata Sterling lads”, si legge nella nota della Commissione.
Questi scambi di informazioni hanno consentito ai trader “di prendere decisioni di mercato informate su se e quando vendere o acquistare le valute che avevano nei loro portafogli, al contrario di una situazione in cui i trader che agiscono indipendentemente l’uno dall’altro si assumono un rischio intrinseco nel prendere queste decisioni”.
La decisione, spiega la vice presidente della Commissione Ue con delega alla Concorrenza Margrethe Vestager, dà “un chiaro segnale dell’impegno ad assicurare che il settore finanziario sia affidabile e competitivo e ciò è essenziale per gli investimenti e la crescita. Il comportamento collusivo delle cinque banche ha minato l’integrità del settore finanziario a scapito dell’economia e dei consumatori europei”,
Banche: le sanzioni per il cartello
La banca d’investimento svizzera Ubs ha ricevuto la piena immunità per aver rivelato l’esistenza del cartello tra le cinque banche, evitando così un’ammenda complessiva di circa 94 milioni di euro. Barclays, Rbs, Hsbc hanno invece beneficiato di riduzioni delle multe per aver collaborato all’indagine della Commissione.
Credit Suisse non ha collaborato e come tale, precisa la Commissione, “non potuto beneficiare “di alcuna riduzione concessa” ai sensi delle regole sulla cosiddetta leniency (clemenza). La Commissione ha tuttavia concesso una riduzione totale del 4% per riflettere il fatto che Credit Suisse non è ritenuta responsabile per tutti gli aspetti del caso.