Economia

Enel: il titolo è a buon mercato, gli ultimi giudizi degli analisti

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Il titolo Enel è a buon mercato rispetto al suo potenziale: è un giudizio quasi unanime quello degli analisti sul titolo della società elettrica italiana. Tra le 30 banche d’affari che coprono il titolo, 25 consigliano buy (comprare), quattro suggeriscono hold, mentre solo uno dice sell.

Enel, cosa ne pensano gli analisti

Da inizio anno, le quotazioni hanno perso il 25% circa e ora si muovono sui minimi poco sotto i 7 euro. Un valore giudicato troppo basso rispetto il potenziale di upside. Tra i target price più alti spicca quello di SocGen, che fissa il prezzo obiettivo a 9,90 euro, il 40% sopra i valori attuali. Sopra i 9 euro si collocano i prezzi obiettivi di Intesa San Paolo (9,10 euro, buy); AlphaValue (9,10 euro, buy). Più cauti gli esperti di Bnp Paribas, secondo i quali il titolo è correttamente valutato (neutral, 7 euro). Tra gli ultimi giudizi, c’è anche quello di Deutsche Bank (buy, 8,50 euro), Mediobanca (outperform, 8,30 euro).

Il trend negativo del titolo Enel riflette quello del comparto utility europeo, che ha sottoperformato rispetto al mercato europeo. Secondo gli analisti di Barclays il proseguimento del rialzo dei prezzi dell’energia elettrica non si riflette ancora nelle previsioni del consenso. Con i prezzi dell’energia elettrica europea che hanno registrato un ulteriore rialzo del 70% dalla fine di luglio, gli analisti vedono ancora una volta un potenziale al rialzo per gli utili per azione di tutte le principali utility euopee. Tra i titoli preferiti, spicca Enel su cui è stato confermato un rating overweight e target price a 9,70 euro.

Il futuro di Enel secondo il piano industriale

Mentre il titolo continua a perdere terreno, il gruppo guardando al futuro in un’ottica sempre più greee: nel piano Piano industriale 2022-24,pubblicato pochi giorni fa, emerge chiara l’intenzione di anticipare di dieci anni l’obiettivo della completa decarbonizzazione del Gruppo, con il raggiungimento del ‘Net Zero’ entro il 2040.

Un traguardo ambizioso che Enel prevede di raggiungere anche grazie investimenti di rilievo: circa 45 miliardi di euro nel periodo 2022-24, pari a un incremento del 12% rispetto al Piano precedente, mobilitando al contempo ulteriori 8 miliardi circa di euro provenienti da terzi. La stima per l’orizzonte 2030 è di 170 miliardi di euro investiti direttamente dal gruppo (+6% rispetto al Piano precedente) e 40 miliardi di euro catalizzati da terzi.

I dividendi

La politica dei dividendi di Enel per il periodo “resta semplice, prevedibile e interessante”, ha assicurato il gruppo, in occasione della presentazione dei conti dei primi nove mesi. E’ previsto che gli azionisti ricevano un dividendo per azione fisso che si stima cresca del 13% dal 2021 al 2024, fino a raggiungere 0,43 euro per azione.

La prevista crescita degli utili, sommata al sottostante rendimento del dividendo (‘Dividend Yield’) , si potrà tradurre in un Rendimento totale stimato di circa il 13% per il periodo 2021-2024.