Proseguono gli acquisti sui listini azionari americani, spinti dalle incoraggianti notizie giunte dal fronte macro e dallo scivolone sul greggio. Il fatto che l’inflazione sia sotto controllo rassicura gli operatori sullo stato di salute della maggiore economia mondiale. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.44% a 12305, l’S&P500 lo 0.23% a 1399, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.26% a 2449.
In seguito alle dichiarazioni della Federal Reserve, preoccupata dall’elevato livello dei prezzi, gli operatori hanno riposto grande attenzione nell’aggiornamento sui prezzi al consumo, dopo che gli il PPI, nella giornata di martedi’, aveva segnato uno dei maggiori cali di diversi anni.
Ad ottobre il CPI e’ diminuito dello 0.5% per il secondo mese consecutivo, attestandosi ad un livello migliore di quello atteso dal mercato (-0.3%). Inferiore alle attese anche la versione “core” del dato, salito di un modesto 0.1% (minore incremento di 8 mesi), contro le attese di +0.2%. A pesare sull’indicatore sono stati i bassi prezzi di benzina e automobili.
Dagli altri aggiornamenti e’ emerso che la produzione industriale e’ cresciuta dello 0.2% (0.3% consensus) e che il Philadelphia Fed e’ avanzato di 5 punti (rispettando le stime) dopo aver registrato una variazione negativa nei due mesi precedenti di 0.7 e 0.4 punti.
Ma a spingere gli acquisti e’ stato anche il brusco calo del petrolio, sceso sotto la soglia dei $57 al barile. La sola performance giornaliera e’ pari ad una perdita del 4.3%. o $2.50, a $56.26, minimo di 17 mesi.
Sul fronte societario, a tenere banco sono state ancora una volta le notizie di Mergers & Acquisitions. Clear Channel Communications ([[CCU]]), la maggiore radio nazionale Usa, ha raggiunto un accordo per essere resa privata ad un costo di $19 miliardi; Readers’s Digest ([[RDA]]), uno dei vecchi marchi dell’editoria americana, sara’ rilevata da Ripplewood per $2.4 miliardi.
Dopo la chiusura sono attesi i report trimestrale di Hewlett-Packard ([[HPQ]]) e della catena di bar Sturbucks ([[SBUX]]).
Tra i singoli titoli, il colosso informatico Dell ([[DELL]]) ha ceduto circa il 3.50% dopo aver posticipato la presentazione dei risultati trimestrali a causa di un’investigazione avviata dalla SEC sulle pratiche di bilancio. In ribasso anche BEA Systems ([[BEAS]]): la societa’ ha battuto le stime degli analisti nell’after hour di mercoledi’ ma la mancata comunicazione dell’outlook per i prossimi trimestri e’ costato al titolo il 17% del prezzo.
Performance in rosso anche peril gruppo di semiconduttori Applied Materials ([[AMAT]]) per aver fornito deludenti previsioni sui prossimi trimestri.
Tra i titoli del Dow Jones, a registare le migliori performance sono stati Boeing ([[BA]]), McDonald’s ([[MCD]]), United Tech ([[UTX]]) e Altria ([[MO]]). A soffrire maggiormente, invece, Exxon Mobil ([[XOM]]) (sul forte calo del greggio), Alcoa ([[AA]]) e Verizon ([[VZ]]).
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Sul valutario, in leggero calo l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.2797. In leggero calo l’oro. I futures con scadenza dicembre sono arretrati di $2.10 a $621.70 all’oncia. In ribasso i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.6550% dal 4.615% di mercoledi’.