Forex: euro in rialzo sul dollaro in attesa Fed e Bce. Acquisti sulla sterlina: Bank of England ‘costretta’ ad alzare tassi?
Mercato del forex sull’attenti in attesa dell’annuncio del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, in calendario alle 20 ora italiana.
Gli economisti interpellati dalla Cnbc hanno detto di credere che il grande annuncio di oggi riguarderà il tapering, dunque la riduzione del programma di acquisti di asset da parte della Fed: si tratta del bazooka lanciato nel 2020 per fronteggiare l’emergenza della pandemia Covid-19.
Qualcuno parla addirittura di turbo tapering, che dovrebbe porre fine al tapering stesso in anticipo, al marzo del 2022 e non nel mese di giugno, come sembrava essere nelle intenzioni della Fed di Jerome Powell.
A quel punto la Fed avrebbe le mani libere per iniziare ad alzare, a partire dall’anno prossimo, i tassi sui fed funds, che sono ancora inchiodati, dall’anno scorso, nel range compreso tra lo zero e lo 0,25%.
C’è chi paventa fino a tre rialzi dei tassi soltanto nell’arco del 2022.
Neil Jones, responsabile della divisione del forex presso Mizuho, ha fatto notare tuttavia alla Cnbc che è possibile che la Fed si confermi più dovish rispetto a quanto i mercati stiano scontando e che, di conseguenza, la reazione del dollaro all’annuncio di oggi possa essere ribassista.
Alle 13.40 e anche in vista della riunione del Consiglio direttivo della Bce, attesa per la giornata di domani, il rapporto euro-dollaro sale dello 0,13% a $1,1272.
Il dollaro avanza sullo yen a JPY 113,82, ma arretra nei confronti della sterlina, che si rafforza scommettendo su un rialzo dei tassi ormai obbligato da parte della Bank of England, che si riunirà anch’essa nella giornata di domani.
Il rapporto sterlina-dollaro avanza dello 0,20% a $1,3258, a seguito della pubblicazione del dato relativo all’inflazione nel Regno Unito, con l’indice dei prezzi al consumo volato al 5,1% nel mese di novembre.
Occhio a tal proposito all’alert che è stato lanciato ieri dal Fondo Monetario Internazionale alla Bank of England.
L’Fmi ha avvertito la BoE contro il rischio che non agisca contro l’inflazione, consigliandole di non rimanere inerte di fronte al balzo dei prezzi visto che, secondo le stime dell’istituzione di Washington, l’inflazione UK toccherà probabilmente il record degli ultimi 30 anni l’anno prossimo, volando al 5,5%. L’euro perde sulla sterlina lo 0,14% a GBP 0,8499.
La moneta unica avanza sullo yen dello 0,23% a JPY 128,29, salendo anche sul franco svizzero, con +0,19% a CHF 1,0424. La moneta unica perde sulla sterlina lo 0,14% a GBP 0,8499.
Breaking news
Diciannovesima ammissione del 2024 su Euronext Growth Milan
Nel mese di novembre, l’attività produttiva nell’Eurozona ha registrato un calo significativo. L’indice PMI manifatturiero, calcolato da S&P Global, è sceso a 45,2 punti, mentre l’indice Composito e quello dei servizi hanno toccato i minimi degli ultimi dieci mesi. Le aziende affrontano difficoltà nell’acquisire nuovi ordini, portando a una riduzione marginale degli organici.
Avvio in rialzo per Piazza Affari e le altre borse europee, aspettando gli indici Pmi manifatturiero e servizi, oltre ai funzionari Bce
Le vendite al dettaglio nel Regno Unito hanno registrato un calo maggiore del previsto a ottobre (-0,7% m/m)