Turchia: banca centrale taglia nuovamente i tassi, lira giù
Il crollo verticale della lira turca e l’inflazione fuori controllo non ferma la banca centrale che oggi ha tagliato i tassi di interesse per il quarto mese consecutivo a sostegno della politica monetaria non ortodossa sollecitata dal presidente Recep Tayyip Erdogan. Il Comitato di politica monetaria della banca centrale turca ha ridotto il tasso di pronti contro termine a una settimana di 100 punti base al 14%, in linea con le stime di consensus Bloomberg. Da settembre i tassi sono scesi di 500 bp, in controtendenza con le altre banche centrali che stanno iniziando a inastrire le loro politiche monetarie in risposta alla crescente inflazione.
La lira turca ha ripetutamente aggiornato i minimi storici in questi mesi e oggi si è indebolita ulteriormente con cross dollaro/lira per la prima volta oltre quota 15. La valuta turca ha perso circa la metà del suo valore quest’anno.
Il presidente turco Erdogan ha licenziato gli ultimi tre governatori della banca centrale per aver aumentato i tassi per domare l’inflazione e ha intensificato le richieste di prestiti più economici per stimolare la crescita economica mentre la sua popolarità diminuiva durante la pandemia. A novembre l’inflazione turca ha toccato il 21,3%.
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OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.