La fusione tra Gaz de France e Suez slitta al 2007. La corte d’appello di Parigi, infatti, conferma la decisione del Tribunale di Parigi che chiede il rinvio del consiglio di amministrazione di Gaz de France di ieri per esaminare le condizioni finanziarie dell’operazione con Suez, inviare i documenti alla Consob francese e convocare, entro fine dicembre, l’assemblea. Una decisione, questa, che accoglie il ricorso del Comitato dei dipendenti europei di Gdf, che rifiuta di dare il suo parere non vincolante sull’operazione e chiedeo il rinvio del board, sostenendo di non essere sufficientemente informato sulle ripercussioni che la fusione con Suez avrà sui livelli occupazionali del nuovo gruppo. Con questo ritardo, il perfezionamento della fusione e la convocazione delle assemblee dei due gruppi slittano al 2007. Un’eventualità che Suez come Gdf volevano evitare sin dal principio perché il perfezionamento della fusione avverrebbe a ridosso delle elezioni presidenziali francesi che si terranno in primavera. Ieri il consiglio di amministrazione di GdF si riunisce e ritiene che ”il progetto industriale con Suez resta valido”, nonostante l’operazione sia rinviata al 2007: “Il progetto tra Gdf e Suez resta il più pertinente per il futuro delle nostra aziende”.